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Però a la dimanda che mi faci quinc’ entro satisfatto sar

Con questa real carta si fa sapere a Voi, onorata turba di mercanti venetiani, a' quali il signor Dio sia sempre propitio e favorevole, che avendo noi avuto sempre particolar mira di favorire et accarezzare nel nostro florido regno tutti li mercanti forestieri, sia di che grado et conditione esser si voglia, et in particolar quelli della natione cristiana amata et stimata da noi molto, non abbiamo mancato di procurare in ogni tempo di dar così a quelli, come a questi, et più a questi che a quelli ogni possibile satisfazione, acciò che ognuno di essi ritornasse alla sua patria et paese contento e satisfatto delli nostri buoni et onorati trattamenti, siccome potranno far di ciò fede tutti li mercanti della nazione franca et armena che sono stati finora in questa provincia; avendo mai permesso, consentito che niuno delli nostri sudditi e vassalli li possi far alcuna minima offesa et oltraggio, meno dargli danno che possi importar tanto quanto importa un semplice capello della testa sua.

Pero` a la dimanda che mi faci quinc'entro satisfatto sara` tosto, e al disio ancor che tu mi taci>>. E io: <<Buon duca, non tegno riposto a te mio cuor se non per dicer poco, e tu m'hai non pur mo a cio` disposto>>. <<O Tosco che per la citta` del foco vivo ten vai cosi` parlando onesto, piacciati di restare in questo loco.

Però a la dimanda che mi faci quinc’ entro satisfatto sar

Pero` a la dimanda che mi faci quinc'entro satisfatto sara` tosto, e al disio ancor che tu mi taci>>. E io: <<Buon duca, non tegno riposto a te mio cuor se non per dicer poco, e tu m'hai non pur mo a cio` disposto>>. <<O Tosco che per la citta` del foco vivo ten vai cosi` parlando onesto, piacciati di restare in questo loco.

AP. Del congiungimento carnale ora mai ne son satisfatto, che lo abbia trovato e procurato il demonio da principio della stessa antiquit

Ma il prete non aveva perduto nessun moto dell'uomo che gli stava dinanzi; e leggendogli in viso il terrore dell'anima, pensò che, forse per la prima volta, ciò che v'ha di più arcano nella natura percoteva l'opulento e corrotto patrizio. E satisfatto abbastanza ch'egli provasse quel terrore, anche senza confessarlo, ripigliò con voce più riverente: M'accorgo, signore, ch'io forse tratto con soverchio calore una giusta causa; ma ella mi perdoner

AP. Ritorneremo, imperocchè io sono satisfatto. DIC. Credi tu queste cose? AP. Credole. DIC. Per vere, o per burle?