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Ma se il padre Bonaventura rendeva di passata questo servizio al marchese Torre-Vivaldi, a ben più alto segno mirava l'opera sua. L'Antoniotto non era per lui che un ottimo strumento, un magnifico arnese di guerra, a cui molto volentieri concedeva la parte più bella del suo sistema. La frase costituzionale del re che regna e non governa, significava a puntino quello che il marchese Antoniotto doveva essere nei disegni del padre Bonaventura. Il quale teneva tutte le fila del governo in sua mano, nobili e ignobili, dorate e sozze. A quella mano facevano capo i tristi, i vanitosi, e gli stolti di tutte le classi sociali; usurai che volevano arricchire; ladri e furfanti che non volevano andare a marcire in prigione; avvocati senza clienti, medici senza ammalati, maestri senza discepoli, che volevano annaspare qualcosa; giovani che andavano a caccia di grasse doti e d'illustri parentadi; uomini da nulla che volevano parere d'assai; cervelli di gatto che s'industriavano a parer di leone; gi

Roma caduta in queste angustie ecco piglia partito: Pio IV astuto subodora uno astuto, il cardinale Morone, e lo invia a negoziare con Ferdinando; lui vinto, agevole ogni cosa, però che con lui i Francesi si accontassero, e Filippo II per sangue, e per reverenza assai gli deferisse. Duro intoppo non chè persuadere, blandire lo imperatore, il quale si mostrava indracato perchè delle sue proposte di riforme non avessero fatto caso, e perchè il Papa, mercè le istruzioni ai legati governasse a modo suo il Concilio, e tuttavia il destro prelato sul primo punto diede ad intendere, che se le proposte dello imperatore non erano state messe innanzi al Concilio, non si poteva sostenere poi che non si fossero avute nella considerazione, che meritavano, imperciocchè talune di loro avessero fornito argomento a speciali decreti: non potersi negare e non negava la ingerenza soverchia di Roma nel Concilio, ma i Principi via, co' propri ambasciatori non s'industriavano sempre scavalcare Roma? E quì il cardinale usò l'estremo dell'arte pretesca, e della sottigliezza italiana per dare ad intendere a Ferdinando ch'egli voleva gittarsi nelle sue braccia, in tutto e per tutto contentarlo, e al punto medesimo non cedergli un capello quanto ad autorit

Il re di Spagna fu condotto a piegare in grazia di certo contrasto d'interessi che preme conoscere: i capitoli delle chiese spagnuole possedevano privilegi esorbitanti sicchè sovente contrastavano ai vescovi; di più i prelati spagnuoli avevano mosso querela al Concilio dei carichi co' quali gli opprimeva il governo; e poichè questi formavano parte non piccola delle entrate del re ne veniva che mentre i prelati s'industriavano a ripigliare il perduto, egli mulinava la guisa di tosarli più rasente alla pelle, che mai; invece poneva ogni diligenza in ampliare la potest

Tanto infiammava i giovani petti l'ardore santissimo di Patria, che la più parte dei feriti non mandava lamento, e taluni mordendo fazzoletto, o panno, e per fino le proprie carni s'industriavano attutirlo, affinchè i compagni che li surrogavano nella lotta mortale non ne ricavassero cagione di sgomento.