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Mi trovo proprio tra i miei amici, pensava il finto Amoretti tra coloro che mi hanno rubata la mia figliuola.... E tutto gli consigliava a tacere; dovea padroneggiarsi, aspettar momenti più opportuni. Riconosciuto, tradito, non sarebbe stato chiuso di nuovo nel carcere? Si alzò per partire, sebbene lasciasse il suo cuore.

Mi disse che doveva parlare a Ntoni per l'affare della morella che gli avevano rubata, e che don Peppino, pregato da lui, aveva fatto cercare: s'era trovata, e Ntoni poteva andarla a prendere alla Gerbina: mi disse che alla masseria di quel feudo quel giorno c'era condito, mi ci volle condurre a ogni costo, e ci andammo. trovammo don Peppino.

Io non volevo che mi rubassero mia moglie. Quell'altro aveva avuto ed aveva molte donne, quante glie ne piacevano; io avevo lei sola. Era la donna mia; mi apparteneva, perchè io le apparteneva. Io non l'avevo rubata; io ero in regola con la mia coscienza, col mondo, con lei; con tutto e con tutti. «Non avevo il coraggio di dirle: «Tu pensi a tradirmiMi pareva una umiliazione per entrambi.

Gli è che non sapevamo, gridò con voce di falsetto un altro mariuolo, piantandosegli in faccia: non sapevamo ove sia il festino a cui ne devi condurre; altrimenti t'avremmo piantato bell'e bene; e io pel primo t'avrei forse rubata a quest'ora l'amorosa.

«Voi vedete qui, o fratelli, tre dei più valorosi militi di Marsala. Abbiam la fortuna d'averli tra noi, per le solite scelleraggini dei preti. La Marzia con cui i chercuti hanno fatto tanto bordello è stata rubata nello stretto di Messina mentre disponevasi a traversare il Faro coi primi militi della schiera sacra che si disponevano di por piede sul continente italiano, per aprir la via ai corpi dell'esercito meridionale, vittorioso in tutti gli scontri, ed oggi in possesso di Napoli e Caserta, sino alle sponde del Volturno. Essi, i coraggiosi figli del settentrione e del mezzogiorno, hanno per obbiettivo la citt

Se ci fossero delle persone con due dita di testa ci lascierebbero entrare senza farci fare anticamera e senza buttar all'aria i cesti come se fosse roba rubata. Tirano fuori tutto, mettono le mani in tutto, cacciano il risotto nel salame, la torta nello stufato, le ciliege nell'insalata e l'arrosto nella minestra. Ci vuole dello stomaco a mangiare il soccorso.

Immaginate che rabbia fosse quella di Ariberti, quando si vide quel giovinetto per la seconda volta tra' piedi; rabbia tanto più concentrata, in quanto che il nostro innamorato doveva, come suol dirsi, inghiottire amaro e sputare dolce. Difatti l'esperienza gli aveva insegnato, sebbene un po' tardi, a dissimulare la gelosia, brutto male, peggio dell'itterizia, la quale vi tinge il volto di giallo, mentre la gelosia, ve lo tinge di scimunito. E doveva starsene fermo impassibile, sereno, e sapere anche all'occorrenza negare l'interno struggimento come il fanciullo spartano, a cui la volpe rubata stracciava le carni coi morsi. Un brutto impiccio, non è egli vero? Ma gi

Quel vecchio esoso, schifoso, l'aveva ingannata, assassinata! Le aveva rubata la sua giovinezza, la sua bellezza, la sua vita, il suo amore.... .... Ma il povero Casalbara era vittima a sua volta del proprio inganno, della propria spensieratezza. Che le importava ciò?... L'essere imbecille non era una buona scusa. L'essere imbecille non lo giustificava d'aver sedotta e rovinata una povera ragazza!

Durante le ore in cui e Marco e i militi di guardia alla fortezza vecchia alternavano la scolta e la stanzetta del guardiolo, una scena ben diversa accadeva nel quartiere della Venezia nuova da noi accennato e precisamente all'osteria dei Tre Mori, posta nel vicolo che dalla Crocetta mette alla via di Sant'Anna, via remota, solinga, del peggio quartiere di Livorno, dove un galantuomo non può passare pei fatti suoi nella notte senza pericolo di essere gratuitamente sventrato, e di giorno senza che gli sia rubata la pezzuola, l'oriuolo o la borsa.

Il dottore si trattenne un mese a Napoli, poi si rimise in viaggio per la Svizzera. Viaggiando, e' raccontò a Regina, o piuttosto le apprese, l'istoria della di lei famiglia. Le parlò del padre, della madre, degli antenati, ricamando tutto codesto di circostanze assai naturali per spiegare alla figliuola o meglio a coloro cui questa l'avrebbe poscia raccontato la di lei vita nomada: come e per qual motivo ella era stata rubata dagli zingari; poi come ella era stata scoverta e riconosciuta dallo zio e messa in libert