United States or Puerto Rico ? Vote for the TOP Country of the Week !


Taccia il mio carme le bestemmie atroci Del traditore e l'infernal suo riso, Quando mirò degli abborriti soci, Appo i supplizi, impallidito il viso; E taccia come, anco all'estreme voci, Ei sperar ricusò nel Paradiso: L'alma sua dal carnefice spiccata, Fu dal re dei demon presa e baciata.

Ebbene? Ebbene, tutto ciò, talvolta, non esiste più. Vengono giorni, vengono periodi, in cui non mi piacete punto. lo sguardo vostro, il vostro riso arrivano sino a me; mi sembrano pallidi, smorti, o, forse, io non li sento, sono diventato sordo e cieco alla loro espressione. La vostra persona mi pare quella di un manichino e non la bella forma di una creatura umana.

Per consegnarsi della moneta dalla zecca di Napoli ad Arrigo de Riso da Messina fedele del re, ec. Ibid., fog. 31, a t. Detto, ultimo aprile. Mattheo de Riso militi statuto super recollectionem presentis donj in Aversa. Ibid., fog. 66. Detto, 2 maggio. Henrico de Riso de Messana militi, per altre faccende di re Carlo. Ibid., fog. 66.

Ora soltanto la caduca e folle vostra grazia m’attira, or che non posso cogliervi più, mordere con rosso riso al dolcior di vostra carne molle: or che in terra non mia, gioia e certezza d’altri, dietro cancelli a me serrati, offrire al sol vi scorgo i vellutati petali, per un giorno di bellezza.

No, no, signor marchese; non è per ciò; ma... sono tanto vecchio... Chi sa se potrò vederlo ancora?... A queste parole, cessò d'un tratto il riso forzato, schernitore del marchese Giacomo: egli battè un'altra volta sulla spalla del buon vecchio: , . Ci rivedremo ancora, ci rivedremo! gli disse. E se ne andò in fretta, perchè si sentiva commosso.

Oggi venni a trovar Suor Nazarena che sempre ride così dolcemente col suo riso ove manca qualche dente e pure ha tanta nobilt

SAMIA. Non far, dico. Ségnati prima, Fessenio. FESSENIO. Deh! ' qua. SAMIA. ; ma vedi che in ciò sia tu piú muto che un pesce perché, se mai si risapesse, trist'a noi! FESSENIO. Nol pensare. ' qua. SAMIA. Leggi forte, che intenda anch'io. FESSENIO. «Ruffo a Fulvia salute. Lo spirito sapeva che di maschio era fatto femina Lidio tuo. Meco ne ha riso assai.

Si bolliva nell'acqua? Si bolliva nel latte? Lo zucchero si metteva prima? dopo? a bollire col riso?... Compresero che avrebbero fatto un pasticcio. Una crema, propose la fanciulla. Ma eran sempre daccapo.

Lalla, a questa scappata, rispose ridendo con un riso lungo, fresco, sonante. Vorrei quasi provare per vederla in un bell'impiccio.

Bruno s'era infine persuaso o almeno rassegnato; ma udita la cosa, Nicla ne aveva riso fino alle lagrime. Il tuo pap