United States or Maldives ? Vote for the TOP Country of the Week !


Scese in Italia con poca gente, pochi danari, s'abboccò con Bonifazio, risalí a Firenze, mutovvi il governo da' bianchi a' neri, che esiliarono i bianchi, e cosí Dante . L'anno appresso guerreggiò contra Federigo Aragonese, approdò in Sicilia; ma vi fu ridotto a cosí mal partito, che ne seguí finalmente la pace tra Francia, Aragona, Puglia e papa da una parte, e Federigo dall'altra, e ne rimase Sicilia a questo, secondo lo scritto per sua vita solamente, ma di fatto a sua famiglia poi . A tal fine contraria riusciva una delle ire di Bonifazio.

Quattro anni dopo, un alpinista temprato ai più ardui cimenti rimase vittima della subitanea ira di quel colosso, mentre veniva di calcare la cervice di uno dei suoi più temuti satelliti.

Il Fossano giunse in punto da potere udire con chiarezza queste parole, e il gondoliere che, scarico di pensieri, batteva il suo remo sulla placida laguna, sentì afferrarsi dalla mano tremante del Fossano che proferì, battendo i denti, queste precise parole: «Hai tu udito, ho io compreso bene?» E il suo volto si venne sfigurando di maniera che il gondoliere, maravigliato a quelle parole e a quell'atto, si ristette pensoso a riguardarlo per qualche tempo, e congetturò il vero: accompagnato di poi il giovane sino alla soglia della casa ove alloggiava, e visto che l'apparenza di lui continuava ad essere peggio sparuta che mai, lo accompagnò coll'occhio, mentre colui saliva la scala, e crollava il capo dicendo: Dio gliela mandi buona, ma questo giovane è a malissimo partito. E come uomo assai bonario e pietoso, visto uscire di quella casa un fante che sapeva essere al servigio del cavaliere lombardo, lo chiamò a raccomandandogli vegliasse bene attorno al suo padrone, il quale aveva bisogno di soccorso, e soprattutto si guardasse bene dall'abbandonarlo. E assai gli giovò quell'avviso, che il Fossano, pensando che per lui non era più a far nulla in questo mondo, aveva determinato mandare ad effetto in quella notte medesima ciò che non aveva voluto fare alcuni giorni prima. Nell'ora infatti che tutto è quieto in Venezia, uscito il Fossano della sua stanza, e visto che il servo dormiva, pensò ch'era venuto il momento opportuno, e pian piano ritornò nella sua camera. Al fante, che vegliava ad occhi chiusi, diede sospetto quella visita di Alberigo, e visto che non era tempo di starsene a giacere, pensò recarsi all'uscio della camera ove stava il padrone, e origliarvi attento. Dopo qualche momento gli parve udire a parlare. Accresce l'attenzione, ode una fervorosa preghiera, poi alcune parole senza costrutto, in fine un silenzio profondo quasi non vi fosse anima nata. Allora, come gli venne in fantasia, e fu gran ventura, bussa all'uscio, e l'uscio cede, chè, per caso, il Fossano non l'avea chiuso. Il lume era stato spento; chiama il Fossano. Chi è qui? Son io, non abbiate alcun timore, gli risponde il fante. Esci presto di qui, e va a dormire, gli ingiunge il Fossano, ma con tanta insistenza che era facile comprendere che ci dovea esser sotto qualche cosa. E il fante uscì di fatti, ma ritornò col lume. Rientrato vide ciò che per quanti sospetti avesse, non si aspettava tuttavia di vedere. I lenzuoli del letto dove il Fossano s'era gettato a giacere, erano in una parte inzuppati di sangue. Che cosa avete fatto! gli grida il servo. Il Fossano si era proprio, come aveva meditato alcuni prima, con quell'acutissima sua daga, aperta una vena e lasciatone uscire il sangue liberamente. Vedendosi scoperto in quel modo il Fossano si rimase come avvilito, e alle domande del servo non volle rispondere mai nulla. Vergognava d'essersi lasciato cogliere; ma a toglierlo di quella vergogna fu soprappreso, pel molto sangue ch'era gi

No.... no.... lasciatemi in pace, bisbigliò il malato; ma voltandosi col capo per fuggire da Cantasirena, incontrò lo sguardo tenero, affascinante, il sorriso di Nora, e rimase beato, incantato a guardarla.

Amen! rispose don Fulgenzio, uscendo col parroco dal salottino. E il visconte rimase solo a pavoneggiarsi nel suo abbigliamento da abate, in preda ad una esaltazione di ilarit

Il suo contagio è tale, che come appena l'autore del Demi-monde l'ebbe divulgato dal palco scenico, invase tutte le schiere degli scrittori di commedia; dalle pesche passò ai letterati dopo aver attraversato il lavoro di Dumas fils, e quello fu il primo e il secondo avataro di tale segno malefico; non rimase a Parigi un solo autore drammatico immune dal morbo; il sangue di Dumas fils s'infiltrò nelle vene di tutti i suoi colleghi; tutti composero un Demi-monde alla loro maniera, s'affollarono tutti intorno alle pesche da quindici soldi, e ne mangiò Sardou, e ne mangiò Barière, e ne mangiò Plouvier, e ne mangiò Decourcelle, e ne mangiò perfino Siraudin, l'"auteur-confiseur", il proprietario della ghiottissima pasticceria in Rue de la Paix.

Preso questo partito, si tranquillò: rimase così per qualche ora in assoluta oscurit

Si avvicinarono col lume dov'era il piatto dell'Agnese, e questa ci vide sopra un oggetto che di primo acchito non distinse bene, poi... poi lo raffigurò: era uno scudiscio, di legna verde. «Ah! si vede che Santa Lucia vi conosceesclamò la contessa Orsolina, «e vi premia secondo i vostri meritiAgnese rimase muta, poi scoppiò in un pianto dirotto.

Il morir subito, dopo ciò che ella seppe, le sarebbe stato ventura. Che cuore fu il suo, come rimase di sasso, allorquando Fiordaliso si scusò a lei del non essere salito al ritrovo, il lettore potr

«I miei occhi non si affissarono che un istante su lui, ma la sua imagine rimase avvinta al mio cuore per non più dipartirsene.