United States or Gibraltar ? Vote for the TOP Country of the Week !


Non ti vergognerai? O che rubo? Non farai come quell'altro, ricordi? s'interruppe rivolgendosi alla moglie che agli urli e ai fischi della gente, buttò via tamburo, camicione e cappellaccio in mezzo alla via... nel paesetto vicino qui un mese fa. Me ne rido dei fischi! Non sono legnate. Bravo! La giovane moglie del burattinaio lo aveva interrogato anche lei nei giorni avanti: Come ti chiami?

Io sento ancora su di noi il sibilo tremendo dei serpenti e l'ombra velenosa della foresta. a Lanzirica. Perchè ridi? Rido della vostra ingenuit

Il Lautrec sorrise, ma di quelli amari sorrisi che gelano il sangue. Quel ch'io mi sia non lo so, disse poi; ma da così lungo tempo, e con tenace persistenza io mi struggo di consumare su te una vendetta pari all'offesa, che se tutto il mondo insorgesse poi a caricarmi d'obbrobrio e a chiamarmi il più vile degli uomini, mi riderei di lui, come adesso mi rido di te; però non isprecare il fiato.

No, non rido soggiunse Grazia, pensosa, guardando il mare coperto di bianca spuma. Ferrante taceva, pensando. Venezia mi contrista e mi guarisce disse il bel gentiluomo, con la contrizione di un penitente, passandosi la mano sulla fronte, a scacciarne le ombre che la offuscavano.

La signora non vorrebbe andare, a Dusiana. Le occorrerebbe un'ora almeno per vestirsi. Inoltre, è un brutto giorno; un tredici. Lo dice ridendo, ma lo dice. Io rido con lei, e la conforto ad andare. Il tredici secondo me non è altro che un numero il quale ha il torto di venire dopo il dodici e prima del quattordici. Del resto, non a tutti dispiace, non a tutti porta sfortuna.

Giusto non perdè un minuto di tempo per informarlo del suo bisogno; l'altro, senza smettere le proprie occupazioni, gli parlò così: Ti hanno ingannato, sai, ti hanno proprio ingannato; io non posseggo un soldo; tutta questa roba che vedi non è pagata, e se non la vendo, la ridò a chi me l'ha data per la mostra; appena appena ne ricavo, ammazzandomi tutto il giorno al banco, tanto da mangiare e vestirmi.

Io son ente, che, securo Come l'aquila sul monte, Mira intorno, e l'ali ha pronte Ogni loco a posseder. Invisibile discendo Or a questi, or a quei lari; Bevo l'aura de' miei cari, Piango e rido in mezzo a lor. De' lontani veggio i guardi, De' lontani ascolto i detti: Mille gaudii d'altrui petti Mi riverberan nel cor.

«Sta scritto: io ti ho steso la mano, e tu non mi hai badato; ti ho chiamato, e tu non mi hai risposto; tenesti a vile il mio consiglio, le mie rampogne sprezzasti; adesso rido su la tua morte, ed esulto se quello che temevi ti ha colto.»¹

Signora, io non so... non so se debba imbronciarmi o ridere con voi. Si, ridete, ridete! Tutta questa gaiezza non ha nulla che possa recare offesa al vostro carattere, ve lo giuro! Mi fido di voi, bella signora, e rido anche io. Povero Felicino! Orvia, si fa tardi; andate a vestirvi. , avete ragione; questa volta vado subito. Due minuti, e torno.

Io lo riconobbi alla punta degli orecchi e rido ancora di lui.