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Queste sonno le sancte e dolci operazioni che io richieggio da' servi miei: ciò sonno queste virtú intrinseche de l'anima, provate come detto ho; non solamente quelle virtú che si fanno con lo strumento del corpo, cioè con acto di fuore o con diverse e varie penitenzie, le quali sonno strumento di virtú, ma non virtú.

E Io, che so' infinito, richieggio infinite operazioni, cioè infinito affecto d'amore. Voglio che l'operazioni di penitenzia e d'altri exercizi, e' quali sonno corporali, siano posti per strumento e non per principale affecto. Alora sarebbe grata e piacevole a me, perché non sarebbe sola ma accompagnata con la vera discrezione, usando l'operazioni corporali per strumento e non per principale capo.

«Io cominciai: Poeta». In questa quinta particella l'autore, udito il consiglio di Virgilio, e approvandolo, lo scongiura che quivi il meni, dicendo: «io ti richieggio, Per quello Iddio», cioè Gesú Cristo, «che tu non conoscesti, Accioch'io fugga questo male», cioè il pericolo nel quale al presente sono, «e peggio», cioè la morte, «Che tu mi meni ove or dicesti», cioè in inferno e in purgatorio, « ch'i' vegga la porta di san Pietro», cioè la porta del purgatorio, dove sta il vicario di san Piero: «Con quelli i quai tu fai», cioè di' essere, «cotanto mesti», cioè dolorosi, dannati alle pene eterne.

Ora dico a voi, carissimi figliuoli miei, che voi teniate sopra el ponte e non di socto, però che quella non è la via della veritá: anco è quella della bugia, dove vanno gl'iniqui peccatori, de' quali Io ora ti dirò. Questi sonno quegli peccatori, per li quali Io vi prego che voi mi preghiate e per li quali Io vi richieggio lagrime e sudori acciò che da me ricevano misericordia.

In ogni anima richieggio puritá e caritá, amando me e il proximo suo, e sovenendo il proximo di quello che può, ministrandoli l'orazione e stando nella dileczione della caritá, come in un altro luogo sopra questa materia Io ti narrai.

Ma molto maggiormente Io richieggio puritá ne' miei ministri e amore verso di me e del proximo loro, ministrando lo' el Corpo e 'l Sangue de l'unigenito mio Figliuolo con fuoco di caritá e fame della salute de l'anime, per gloria e loda del nome mio.

Come la penitenzia e gli altri exercizi corporali si debbono prendere per strumento da venire a virtú e non per principale affecto. E del lume de la discrezione in diversi altri modi e operazioni. Questi sonno e' fructi e l'operazioni che Io richieggio da l'anima: la pruova delle virtú al tempo del bisogno.