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Moltissimi altri però, e più probabilmente, insegnano con Sanchez e S. Liguori che non v'ha peccato a rendere il debito conjugale, quando non si possa prudentemente distogliere il conjuge richiedente dal peccato di chiederlo: lo sposo innocente, compiendo in questo caso l'atto conjugale, fa una cosa buona in se, a cui ha un diritto, che non gli può esser tolto dall'atto colpevole dell'altro conjuge: sia che egli chieda, sia che egli renda, esercita un proprio diritto, e perciò non pecca, specialmente poi se negando il ricambio del debito conjugale ne potessero risultare inconvenienti o se non gli fosse possibile in niun modo di distogliere l'altro conjuge dal peccato.

E, percioché questa materia, cioè che cosa sia l'ombra ovvero anima, e come l'ombra prenda quel corpo, il quale agli occhi nostri appare che ella abbia, quando talvolta n'appaiono, si tratterá, come in luogo ciò richiedente, nel venticinquesimo canto del Purgatorio, non curo qui di farne piú luogo sermone.

Così tutti i teologi. D'onde risulta: 1. E' peccato mortale il ricusare, fosse anche per una sol volta, senza legittimo motivo, il debito carnale al coniuge che lo chiede con insistente ragionevolezza. Ma se il richiedente con facilit

Perseverando siffattamente i cittadini, e stando fermo Carlo nel disegno di ridurli senza battaglia, s'aprì una pratica per mezzo del cardinal Ghepardo, ch'entrovvi, richiedente o richiesto (varian su di ciò le istorie), e carico certamente di clemenze del papa e del re; ma uom non era da maneggiarle con inganno. Il preso reggimento portò che i cittadini l'accogliessero con onori di principe, come legato del pontefice; onde fu condotto tra' plausi alla cattedrale; appresentategli le chiavi della citt