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Per vivere ella s'era messa a cucire e a ricamare di commissione. A Porto Maurizio, presso un banchiere, avea trovato lavoro per tre mesi: aveva allestito lei quasi tutto il corredo per la figlia maggiore fidanzata allora. S'era affaticata come una schiava, per riescir a mettere in l

Quelle due bocche restarono così a ricamare, per tutto il tempo che l'assopimento di Bianca durò. Infine, ella si svegliò in sussulto e gridò: Guarda! io ò dunque dormito? Altezza, e profondissimamente ancora! Fa caldo! si sogna in piedi. Ed io credo di aver sognato... Delle cose spaventevoli, Altezza? Non so. Siete voi poeta, duca?

Oh, no, no, disse Nancy poggiando il visetto sorridente alla spalla di Edith. Non posso stare senza di lei. Valeria rise mandando un bacio a entrambe; poi uscì nei campi con suo cugino. ... La stanza di studio era attigua al salotto, dove la signora Avory stava a ricamare; e oggi il nonno le sedeva vicino e la guardava. Tacevano entrambi. Dopo un lungo silenzio il nonno parlò.

Scontenta di e del mondo, la signorina Adele Ruzzani prendeva un libro, per leggiucchiarne due pagine e buttarlo via; si metteva a ricamare, e si fermava ai primi punti di catenella; voleva dipingere, e le passava la voglia, prima di aver preparata la tavolozza; infine, era seccata, mortalmente seccata, e incominciava a sentire il desiderio di andarsene da Castelnuovo.

Non poteva permettere che quella signorina sciupasse le sue piccole manine bianche nell'attendere a certe cose. Mani da ricamare, mani da contessina. E poi, con quella salute che aveva, starsene al foco de' fornelli, starsene curva sulla tavola da stirare. Mai e poi mai! Vige mia, lasciatemi fare. Mi ci diverto e mi fa piacere!

Il resto della camera, nella penombra. Signora RENZI, il signor BRAMBINI, don BARTOLOMEO, MARIO, BEATRICE. Presso la tavola, giocano a dama la signora Renzi e il signor Brambini. Dall’altra parte della tavola, don Bartolomeo è intento a ricamare un paio di pantofole su un telaietto. Mario ha dinnanzi molti giornali spiegazzati. Ne ha uno in mano e lo legge.

Abitavano un modesto quartierino sotto a quello dello Striati: Nino, il dopo desinare, soleva leggere nel terrazzino, pigliando il fresco; anche la fanciulla prese a poco a poco l'abitudine di lavorare nel suo: cominciò un ricambio di sguardi furtivi e timidi in principio, più arditi in seguito, carezzevoli e tenerissimi in ultimo: fu così che il giovine impiegò due mesi a leggere un opuscoletto d'agricoltura, Serafina quasi altrettanto a ricamare un par di pianelle che voleva regalare alla mamma.

Sebbene la sua famiglia fosse di agiata condizione, attendeva molto volentieri al disbrigo delle faccende domestiche. Sapeva cucire e ricamare magnificamente, ma era anche buona cuoca. Solo ogni tanto l'assalivano delle velleit

Cadeva il giorno abbreviato da una nebbia umida e densa. Non reggendo più a ricamare nella luce incerta della finestra mi alzai per mettere a posto il lavoro e trovandomi accanto al cembalo mi posi a riordinare la musica, così, automaticamente, forse per sfuggire un'intima sensazione di imbarazzo. Egli aveva certo un progetto nella sua mente perchè mi si avvicinò col volto torbido e chiuso.

Di giorno, le ore che Lorenzo passava fuori, o nella sua camera a scrivere, la magnanima giovinetta le spendeva a ricamare; e parecchie della notte egualmente.