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La descrizione di John, degli uomini in China che fanno ogni servizio di donna in casa, mentre le mogli vanno in barca remando e portando in un panno dietro le spalle i bambini, faceva ridere smodatamente le belle interlocutrici e tutta la comitiva quando la traduzione ne veniva fatta da una di esse.

I n terra umilemente i' m'abbandono, N anti ch'al primo grado vi montassi, C he d'altro che de marmi, petre e sassi E rano, ma sol oro e gemme sono. D ritto poi sullevato giá m'avento I n fretta nanti a l'alta imperatrice, T remando per viltá qual foglia al vento.

A calci a pedate, correndo e remando nel cielo il Vento scopa, azzanna, impacchetta, ammucchia, scaccia, insacca, calpesta le matasse di odori in rissa che rischizzano, s'arrampicano, si rintanano nelle vallate e nei burroni. Intanto con un vasto muggito che cresce, cresce, cresce e scoppia accorrono giù dai monti e dalle fonde valli altri Venti alla riscossa.

Bruno, salito per primo, si volse ad aiutare Nicla, porgendole la mano; e partirono, la fanciulla remando prima a sciaroga e poi adagio verso la goletta, e Bruno, seduto a' suoi piedi, guardando piuttosto la nuova amica che il bastimento, raggiunto con pochi colpi di remo. Eccolo! disse Nicla, inchinandosi sul bordo e stendendo il braccio. Lascialo, ordinò Bruno. Rema ancora. Andiamo più avanti!

Sono preso anch'io dall'ondata e canto con tutto il pubblico come un canotto preso fra i ghiacci veloci di quelle buone bibite napoletane che la mia gola bocca bruciata, beve remando colla lingua. Dormo male con incubi e sobbalzi all'albergo S. Lucia. All'alba di nuovo in carrozza con un mio piano d'uomo geloso e sentimentale. Sei e mezza. Fa fresco. La mia carrozzella è ferma in agguato.

Si levò il ferraiulo, il cappuccio, la zimarra, il collare, le ampie tasche, le scarpe con le fibbie; infilò sbuffando un par di stivaloni, panciotto e bonaca di bordiglione, si legò al collo un fazzoletto rosso, mise sul capo un cappellaccio di feltro nero, la giberna ad armacollo, prese un par di pistole, un coltellaccio a molla, il fucile, e così cambiato che nemmeno il nonno, se fosse tornato al mondo, l'avrebbe riconosciuto, soffiò nel lume, e via al buio remando.

Mi staccai da Pallanza con una barca, mi recai a Suna, remando adagio, in braccio a sogni colpevoli d'un'infinita dolcezza, d'un carattere audacemente ribelle, quali io poteva fare soltanto se la colpa era incarnata da una donna come Laura Uglio....

E, alla scoperta, baciavo Lidia lungamente e andavo con lei in barca, la sera, remando io, sotto il pulviscolo lunare, ch'era tutta una retorica. Una notte ch'ero penetrato nella camera di Lidia, questa si svegliò, mi prese le mani dicendo: Sei tu, ? Che fai? E tu, chi sei? Io? Io sono la tua bimba, la tua bimba piccola! ella rispose colla voce assonnata.