United States or Venezuela ? Vote for the TOP Country of the Week !


Diácono Ralph

Il diácono Ralph non pareva niente affatto un prete; c’era nella sua fisionomia qualcosa di malvagio e di splendente. Nessuno lo amava; nessuno conosceva bene in qual modo fosse capitato lassù. Forse vi scontava una punizione inflittagli dal clero, una specie di esilio che poteva durare per anni. Era un uomo bello e temibile, ancor giovine, con uno sguardo pieno di fredda inquietudine, la bocca luminosa ed impura. Forse non aveva più di trentacinque anni; ma le rughe incise nella immobilit

D’improvviso il diacono Ralph entrava. La sua faccia pallida e fredda non sorrideva mai. Si toglieva il mantello; mi guardava. Anzi mi guardava con attenzione, quasi volesse indovinare se avevo quella mattina l’anima pura. La sua statura un po’ troppo alta s’irrigidiva qualche volta vicino alla mia; si fermava, come se in tutte le sue membra, in ogni suo movimento, fosse una specie di pericolo. Poi, d’un tratto, mi diceva quasi con ruvidit

Non era più nel borgo il diácono Ralph. Dov’era il diácono Ralph?... Mi slacciai la gonna, mi slacciai la camicetta, mi tolsi le forcelle dalle trecce, ad una ad una. Così facendo pensavo alle ragazze che sono tranquille, che non hanno bisogno d’amore, che vanno a letto con un po’ di civetteria, ma senza mai sentirsi così male...

Fasciò la mia nuca. Toccò la mia guancia... Dovetti ritrarmi. Così gli ero più vicina. E il sole camminava. Dopo qualche istante illuminò di nuovo la mia mano, prese tutto il mio braccio, m’entrò nella bocca, rise ne’ miei occhi... Dovetti ancora muovere la seggiola, sottrarmi a questo raggio che mi voleva, a questo fulgore che sempre più mi sospingeva, lentamente, verso il diacono Ralph.

«Diácono Ralph

Io, con un singolare disagio, non gli rispondevo nemmeno. Però diventavo rossa. Il diacono Ralph aveva due crudeli occhi, troppo virili, troppo accesi di fiamma interiore. Spesso ero costretta, senza una ragione palese, a chinare i miei. Quando mi guardava, io provavo con irritazione la gioia d’esser bella.

Per mancanza d’altri maestri, il diácono Ralph, ch’era da poco venuto nel borgo, m’insegnava la storia sacra e profana, l’aritmetica, la botanica, il disegno, la letteratura, l’economia politica... non so bene quante cose m’insegnasse, con la sua voce dolorosa come la tentazione, il diácono Ralph!

I suoi magnifici capelli biondi formavano un semplice nodo, una specie di voluminosa matassa, che da un lato, mal rattenuta, le ingombrava tutta una spalla. Io chiusi gli occhi. Non la volevo nemmeno guardare. Ma pensavo agli occhi freddi come l’argento, alla faccia devastata e bella del diácono Ralph...