United States or Guadeloupe ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ecco, rispose chinando la testa a osservarsi le mani, perchè non osava sostenere lo sguardo interrogativo e dolente di Emilia, senza dubbio quanto tu dici è vero; ma io non ti aveva chiesto di ricordarmi i tuoi beneficii.... Mi sentivo male, stasera, e avevo paura.... Sai che io sono una sciocca e non ragiono bene come te.... Avevo paura, son venuta nella tua camera, e tu mi hai mandata via....

PANIMBOLO. E li dái morte e sepoltura ad un tempo. DON FLAMINIO. Lasciamo i scherzi: ragionamo di Carizia, ché non ho maggior dolcezza in questa vita. LECCARDO. Ed io quando ragiono di mangiare e di bere. DON FLAMINIO. Narrami alcuna cosa: racconsolami tutto. LECCARDO. Ti sconsolerò piú tosto. DON FLAMINIO. Potrai dirmi altro che non mi ama? lo so meglio di te.

Andovvi poi lo Vas d’elezïone, per recarne conforto a quella fede ch’è principio a la via di salvazione. Ma io, perché venirvi? o chi ’l concede? Io non Enëa, io non Paulo sono; me degno a ciò io altri ’l crede. Per che, se del venire io m’abbandono, temo che la venuta non sia folle. Se’ savio; intendi me’ ch’i’ non ragiono».

No, la Costanza Sogno non fu: meco rimase. Io sento Il Nume suo che mi riempie il petto. V'intendo, amici Dei: l'augurio accetto. Di te ragiono Quando parlo di lui. Quel nome illustre È un vel di cui si copre Il rispettoso mio giusto timore. Ma Scipio esalta il labbro e Carlo il core. Ah perchè cercar degg'io Fra gli avanzi dell'obblio Ciò che in te ne dona il Ciel!

Sentite. Non è vero che io sia pazza; io vivo, sento, ricordo e ragiono. Quelli che mi tengono imprigionata, nel manicomio, s'ingannano.

ESSANDRO. I miei fatti sono annodarmi un capestro al collo e strangolarmi. PANURGO, Ascolta, dico. ESSANDRO. Il mal cresce, la speranza è mancata, il disio è fatto maggiore, il consiglio disperso: non ascolto piú niuno, ragiono con la morte che sotto varie imagini mi scorre dinanzi.

Si ragionò di molte cose, a mensa, mutando gli argomenti come le portate. Così venne "in tavola" l'eccelso Gian Aloise, con tutte le sue vaste ambizioni, ch'erano poi la gloria e l'onore della illustre casata dei Fieschi; una delle prime signorili d'Italia, e gi

Or fra molti altri uscìo del chiaro sangue un gran pastor, che di purpuree bende ornato il crine e la sacrata fronte, com'amor volle, un giorno per le rive del vago Tebro errando, a gli occhi suoi corse l'aspetto grazioso e novo de la bella IOLE. Questa tra le sponde nata del Re de' fiumi, ove si parte l'acqua del suo gran fiume in molti fiumi, avea cangiato 'l Po coi sette poggi: e di questa 'l pastor, di ch'io ragiono, caldo di dolce amore fe' 'l grande acquisto di lei, ch'or m'arde il cor d'eterno amore.

Andovvi poi lo Vas d’elezïone, per recarne conforto a quella fede ch’è principio a la via di salvazione. Ma io, perché venirvi? o chi ’l concede? Io non Enëa, io non Paulo sono; me degno a ciò io altri ’l crede. Per che, se del venire io m’abbandono, temo che la venuta non sia folle. Se’ savio; intendi me’ ch’i’ non ragiono».

Rasciugò le sue buone lagrime, vedendo muoversi sua sorella Albertina. Essa lo vide, passando; ed egli si alzò per accompagnarsi a lei. Pregavi? gli chiese Albertina. , per tutti; rispose. Tranquillissimo, quella sera, quasi sereno, ragionò lungamente di cento cose con lei, evocando memorie infantili, facendo perfino castelli in aria per i giorni che non sarebbero venuti.