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Abbiamo infatti lodate operette che trattano di viaggi, di avventure fantastiche, di azienda domestica, di nozioni scientifiche; abbiamo succosi compendi di geografia, di storia patria, di aritmetica ragionata: abbiamo racconti patetici dove il sentimento si leva fin quasi alla lirica; ne abbiamo altri in cui è dimostrato, una volta di più quanto sia facile e breve il passo dal ridere al deridere.

Quel che gli si può attribuire è l'olimpismo, come il Rod lo chiama dopo tanti altri, cioè l'egoismo elevato a forza di coscienza, di riflessione, di raffinatezza fino a l'ennesima potenza; teorica ragionata e pratica, sapiente e speciosa, aggiunge il Rod, la quale però non lo differenzia da quella media umanit

Sulle pareti laterali invece tanti affreschi del Perugino e dei maestri toscani del suo tempo, ispirati a una fede meno ragionata e meno filosofica di quella del Buonarroti, ma più ingenua, più illimitata e per questo più efficace.

L'unico punto di contatto tra il Tolstoi e il Manzoni può trovarsi nel frammento pubblicato dal Bonghi, nella famosa opinione intorno all'amore nell'opera d'arte: ma questa opinione è ragionata in modo da far capire che l'autore dei Promessi Sposi pensava, più che ad altro, alla eccessiva sensibilit

«Ed attingendo nella lontananza quell'eroismo che vicino a me sarebbe stato affogato da un impeto giovanile, ad una parola, ad uno sguardo, aveva scritto una lettera ragionata; aveva compresso il suo cuore per farlo tacere dinanzi al mio. Ed a quando a quando il cuore s'era imposto alla ragione, ed aveva dettato una frase che smentiva le precedenti.

L'autor drammatico. Nessuno, certo, attende qui un'analisi ragionata di quell'opera complessa e varia, coronata di successi clamorosi, provocatrice di aspre battaglie, feconda di tante vive discussioni storiche e artistiche, nella quale dal dramma storico in versi, i «Pezzenti», il «Guido», l'«Agnese», dove la poesia e la fantasia predominavano e la storia non era che fondamento e facciata, Felice Cavallotti passò al grande dramma storico in prosa l'«Alcibiade» e i «Messenj» poggiato sopra una più minuta indagine del tempo e sopra un più profondo studio del vero, per trascorrere poi, con la «Sposa di Menecle», alla commedia intima di soggetto antico, e infine al moderno dramma psicologico, spingendosi fino all'idillio e al proverbio. Il cuore e la ragione insieme si ribellano oggi anche a una critica riverente. A noi basta rammentare che se neppur nel teatro non cercò nuove forme, attenendosi, come voleva la natura del suo ingegno, alla tradizione romantica, sulle traccie di Victor Hugo e dello Schiller, anche nel teatro portò il soffio della sua anima lirica, che tutto riscalda e vivifica, la santa fiamma dell'amor di patria e di libert

Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno dell'anno 1743; avea fatto i suoi primi studii a Milano, quindi a Pavia, finalmente a Roma nel Collegio Clementino. Soppressa la Compagnia di Gesù, della quale faceva parte, andò nel 1767 ad insegnare poesia a Parma; fu allora che pubblicò la sua Grammatica ragionata della lingua italiana. Non è inutile avvertire che il primo impulso agli studii di lingua, che poi l'occuparono tanto, può esser venuto al Manzoni dai primi insegnamenti del Soave. Avendo, dice un biografo del Soave, la Reale Accademia di Berlino proposto il quesito: "Se gli uomini abbandonati alle loro facolt