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Rimasti senza risposta, gli zii Guido e Giovanni la nonna era morta poco dopo Francesco gli avevano mandato il notaio Alemanni in persona a trattare e a circuirlo; ma nel ragazzo che contava allora diciassette anni, il notaio riconobbe il bambino che gli aveva detto: «Tu non sai niente; porta il denaro, e non perder tempo!».

Questo gli fece non so che domande, a cui il ragazzo rispose balbettando e facendosi smorto come un cadavere. Allora il caid si voltò verso i soldati e disse freddamente: Cinquanta bastonate. Tre robusti soldati saltarono giù da cavallo.

Ferita da molti colpi di bajonetta, Giuditta seguitava a lottare, e a difendere i suoi figli: finalmente cadde colpita da una palla nel mezzo del petto. L'eroica donna, il suo ragazzo, il bambino furono sgozzati senza piet

Non ci siete che voi tre, corpo dell'anticristo? gridò il conte che teneva in mano la frusta per il manico Non c'è qualche ragazzo? No, scior. Che Dio v'infilzi! non vi moverete per niente, figli di cani. Se ghe fuss Meneghin dol Gatt... tornò a dire la vecchietta, che non sapeva proprio suggerire niente di meglio. Dove l'è sto Meneghin de la madonna... urlò il conte.

Un po' burbero, un po' stizzoso, ma di buon fondo. Bravo ragazzo! Lascia fare, che appena io diventi principe, ti erigerò caporale».

Immaginate l'allegrezza di Spinello; io rinunzio a descriverla. Mastro Jacopo ripigliò: Per far bene, è dunque mestieri d'essere innamorati? Ahimè, ragazzo mio, a questo patto io non farò più nulla di buono, poichè la stagione degli amori è passata.

E pensava alla signora Nicoletta, alla Nicla famosa, e si stupiva, nella sua inesperienza da topo di biblioteca, che la bella donna esitasse ancora a far contento il bel ragazzo. No, egli riprese. Intendo parlare del suo libro, caro conte, di quel libro, sa?...

Un momento, che mi levi le scarpe. Si levò le scarpe, si strinse la cinghia dei calzoni, buttò nell'erba il berretto e abbracciò il tronco del frassino. Ma bada... esclamò l'uffiziale, facendo l'atto di trattenerlo, come preso da un timore improvviso. Il ragazzo si voltò a guardarlo, coi suoi begli occhi celesti, in atto interrogativo. Niente, disse l'uffiziale; va su.

Il piccino le rispose: Mi ha morso il cane.... Subito dopo si sentì gridare: Badate! Badate! Il cane è idrofobo! Il giardiniere gli aveva spaccato il cranio con un colpo di bastone. Ma il povero ragazzo mostrava il braccio nudo, sanguinante, e nessuno sapeva trovar modo di soccorrerlo. Allora suor Carmelina, s'avanzò, pallidissima, ma senza il più piccolo tremito.

E gli messe in mano uno scudo. Il ragazzo lo guardò; parve paragonarlo col coccio, poichè lasciò tosto cadere quest'ultimo, voltando e rivoltando invece con molta curiosit