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Montanelli è più noto, perocchè egli ha traversato tutte le evoluzioni della rivoluzione italiana; dal 1848 in poi, ed anche prima, si era fatto rimarcare nelle cospirazioni allora in favor di Carlo Alberto. Montanelli ha portato nella sua vita politica due peccati originali: era poeta e cattolico. Egli ha voluto dissimulare questi due germi di debolezza nell'armatura di acciajo di cui deve essere corazzato un uomo di Stato: ma la poesia e l'odore di sacrestia si sono in lui sempre traditi come l'odore del muschio. Di quinci tutte le oscillazioni, le fiacchezze, i cangiamenti, i disinganni, le aspirazioni inopportune, l'inconsistenza che hanno segnalato la carriera politica di lui. Montanelli è stato tutto, a causa di ciò egli ha adorato Carlo Alberto, Pio IX, Mazzini, Lamennais, Proudhon, il principe Napoleone, la repubblica, l'impero, la federazione, oggi l'unit

E 'l duca lui: <<Caron, non ti crucciare: vuolsi cosi` cola` dove si puote cio` che si vuole, e piu` non dimandare>>. Quinci fuor quete le lanose gote al nocchier de la livida palude, che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote. Ma quell'anime, ch'eran lasse e nude, cangiar colore e dibattero i denti, ratto che 'nteser le parole crude.

Il canto V. della minore, principia con la 24 del settimo della maggiore Quinci Aletto crudel ec.

Così quel lume: ond’ io m’attesi a lui; poscia rivolsi a la mia donna il viso, e quinci e quindi stupefatto fui; ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal, ch’io pensai co’ miei toccar lo fondo de la mia gloria e del mio paradiso. Indi, a udire e a veder giocondo, giunse lo spirto al suo principio cose, ch’io non lo ’ntesi, parlò profondo;

e dei saper che tutti hanno diletto quanto la sua veduta si profonda nel vero in che si queta ogne intelletto. Quinci si può veder come si fonda l’esser beato ne l’atto che vede, non in quel ch’ama, che poscia seconda; e del vedere è misura mercede, che grazia partorisce e buona voglia: così di grado in grado si procede.

Non faceva, nascendo, ancor paura la figlia al padre, che 'l tempo e la dote non fuggien quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote; non v'era giunto ancor Sardanapalo a mostrar cio` che 'n camera si puote. Non era vinto ancora Montemalo dal vostro Uccellatoio, che, com'e` vinto nel montar su`, cosi` sara` nel calo.

<<Vivo son io, e caro esser ti puote>>, fu mia risposta, <<se dimandi fama, ch'io metta il nome tuo tra l'altre note>>. Ed elli a me: <<Del contrario ho io brama. Levati quinci e non mi dar piu` lagna, che' mal sai lusingar per questa lama!>>. Allor lo presi per la cuticagna, e dissi: <<El converra` che tu ti nomi, o che capel qui su` non ti rimagna>>.

Poi giunse in Asia; a sua gran fama intento Quivi Ottoman d'ogni favore il degna; Or con fatto mago il suo tormento Sultana afflitta consigliar disegna: Quinci manda Arimeo, che 'n un momento Comandi a lui, perch'egli a lei sen vegna; Ed Arimeo trovollo, ove rinchiuso Lunge da gli altri essercitarsi era uso.

per la ragion che di', quinci si parte verso settentrion, quanto li Ebrei vedevan lui verso la calda parte. Ma se a te piace, volontier saprei quanto avemo ad andar; che' 'l poggio sale piu` che salir non posson li occhi miei>>. Ed elli a me: <<Questa montagna e` tale, che sempre al cominciar di sotto e` grave; e quant'om piu` va su`, e men fa male.

Credette Cimabue ne la pittura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si` che la fama di colui e` scura: cosi` ha tolto l'uno a l'altro Guido la gloria de la lingua; e forse e` nato chi l'uno e l'altro caccera` del nido. Non e` il mondan romore altro ch'un fiato di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perche' muta lato.