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Forse mi sarei beato ancora negli spettacoli della Natura come a' felici tempi in cui gli ultimi purpurei strascichi d'un tramonto che agonizzasse sul mare, o le perle e i gigli d'un'alba che si alzasse pel cielo fresca e pura come uno zampillo di fonte o come un giulivo canto di vergine; o gl'intatti candori d'una notte attonita di silenzio e di luna, pari a un arcano tempio poggiante sopra colonne di sospiri: queste semplici cose bastavano a rapire e imparadisar l'anima mia.

La phylophora, dai pampani lucenti, circondava le loro basi e si slanciava in pergole. La maurandia, dai fiori purpurei, ed il phoseolus, dai fiori rosei carichi di profumo, spiegavano le loro cortine. Un ruscello accompagnava della sua sordina i gorgheggi dei rosignuoli, le improvvisazioni alla diavola di una folla di piccoli uccelli che si apparecchiavano a fare la loro siesta.

Invida morte, a lei rapisti ancora e al mondo insieme un'altra chiara luce d'un gran pastor, che nato in queste piagge fu cultor nel giardin de' pomi d'oro. Poi trapassando a le ricche pasture e a gli orti di Celio e d'Aventino, si trovò non pur d'edere e di mirti, ma di purpurei fior cinte le tempie. Fior di gloria mortal com'è caduco! Ne sospirano ancor i sette colli del caso acerbo; e VIRBIO nei sospiri suona d'intorno. VIRBIO almo pastore e poeta e materia de' poeti; viver

Fiori così belli annunciano donne più belle ancora; infatti nei garofani che rallegrano le finestre, si può quasi vedere la bandiera nazionale delle donne di Nettuno: il loro costume non è di aspetto men gaio, meno vivace di quello dei purpurei fiori.

Bellissimi guerrieri seminudi col torso abbrustolito dal lingueggiar delle fiamme scavalcavano i tripodi e veloci correvano da una tavola all'altra, dappertutto attizzando la crepitante fiammata di gioia!... Frattanto Re di colossale statura barcollavano, immersi fino ai fianchi nell'immane frastuono, e cadevano vinti dal peso oscillante delle loro corone, tra il mareggiare dei purpurei manti!... Alfine, alfine, nell'andirivieni brumoso dei convitati in baldoria, io ravvisai sotto il loro diadema dei potenti, degli amici, dei fratelli, cercatori d'Impossibile, affamati d'Ideale, degli Eroi, dei Poeti!...

Canti chi vuol le sanguinose imprese del fiero Marte, e d'onorati allori cinto le tempie a suon di chiara tromba desti i bianchi destrier, ch'in Campidoglio han da condur i purpurei trionfi; a me, cui 'l ciel non diè altero spirto, basta parlar tra le fontane e i boschi de gli onori di Pan; e che la fronte m'ornin le Ninfe d'edere e di mirti, mentre ch'al suon de le incerate canne fo risonar quella virtù che move dal vivo ardor de i lor splendenti lumi.

Con quanta gioia imbandiva loro la mensa frugale, ma ricca d'apparato, nell'ampio salotto a stucco ed a freschi, dove una volta i suoi padroni tanto allegramente banchettavano! Com'era lieto, quanta serena contentezza gli riempieva l'anima, quando nella luce dorata del crepuscolo, da una finestra, li vedeva in mezzo al prato, illuminati dai raggi purpurei del sole calante!

Ecco di latte scorreno giá i fiumi, sudano mèle i faggi, olio li abeti, e su per que' laureti celeste manna ricogliendo vanno le virgin ape; e i rosignoli lieti, c'han d'or' le penne, entro purpurei dumi nidi d'argento e fine perle fanno, securi di rapina o d'altro danno.