United States or Nepal ? Vote for the TOP Country of the Week !


Dalla stanza, quella dell'altare, usciva una luce calda attraversata da ombre fuggevoli. Sul letto degli uomini felici non nevica mai... disse uno dei tre. Dopo cinque minuti gli amici si divisero. Don Procolo si rintanò nella sua stanzaccia gelata vicino al solaio della chiesa.

Dunque non è meraviglia se, con tutto il suo latino, anche don Procolo non sapesse trovar di meglio che la solita frase: Ho piacere di fare la sua conoscenza..... E io ho piacere di conoscere i miei più tremendi rivali. Carlinetto parla sempre di loro come di antiche amorose. Fra noi dunque ci dovrebbe essere della ruggine e della gelosia, ma oggi è giorno di pace.

Se lo prese in braccio e mentre don Procolo misurava al bimbo la grossezza dei polpacci dentro il cerchio delle dita, il cavaliere agitava il pulcinella dietro le spalle di Battistone.

Ma per quanto il sentimento dell'onore si fosse attutito nel cuore del Vharè, tuttavia la parte di procolo, di marito della prima donna, o press'a poco, offendeva troppo vivamente la delicatezza del gentiluomo. Non c'era dubbio; la sua carriera finiva molto male! Ma d'altra parte, che cosa poteva fare? Necessit

Avanti don Procolo, l'uscio in faccia. Sono occupato a voltare il bestione, che è stanco di cuocere sul fianco.

Ah, ah, oh, oh, eh, eh... Don Procolo si asciugò gli occhi bagnati col suo fazzolettone turchino, esclamando: Ah vecchi giovinastri! Quando il Cavaliere potè riprendere il fiato, continuò: Ciò che oggi mi tiene in pensiero è che il telegramma dello zio Catarro l'ho mandato fin da mezzodì e io aspettavo Battistone non più tardi delle tre.

Procolo si rivolse ad essi. Ho da parlarvi proruppe. Egli fremeva. Indicò a Luigia l'uscio della camera matrimoniale e la invitò ad entrarvi. Luigia lo guardò arrossendo, stupita, quantunque ciò dovesse recarle piacere. Come! non veniva sùbito con lei? Anche la mamma strabiliava.

Alle facezie di don Procolo due o tre volte la Paolina dovette ridere e piangere nel tovagliolo, facendo due belle pozzette nelle guance. Quando penso osservò Carlinetto che c'è della gente che va a cercare la felicit

Ma Procolo era sempre triste: una ruga gli traversava la fronte e il suo occhio non brillava come quel degli altri. Scoccarono le dieci: bisognava separarsi; la famiglia di Luigia si apparecchiò a partire: nuove grida, nuove proteste, nuove promesse da ogni parte.

Senza Carlinetto che sapeva, dirò così, cucire le ciarle degli altri, far la rima e il calembour sulle parole, don Procolo, Battistone, il Cavaliere, il Chiodini erano come tanti organetti senza il manubrio.