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Non del tutto dissimili procedevano sovente le sorti di alcuni istituti filiali del Senato. La grotta di S.a Rosalia sul Pellegrino e la Cappella di S.a Rosalia nel Duomo, la Cappella della Immacolata a S. Francesco e la chiesa di S. Rocco, la Deputazione per le quarant’ore e quella per la Casa di S.a Caterina da Siena, con l’altra della Casa e Rifugio delle malmaritate, la Suprema generale Deputazione di salute e la Deputazione del Molo, delle torri, delle strade, quelle della Biblioteca, della Villa Giulia, della Fontana Pretoria, delle Nuove Gabelle, dei Corsi d’acqua, del Monte di Piet

Questo Senato, che affogava tra le preminenze, stava sottoposto ad una Giunta pretoria, e ben poco poteva fare senza la intelligenza, il permesso del Vicerè, suo ingrato tutore. Lo stesso denaro che esso dovea spendere per una festa da tenersi all’arrivo o alla partenza d’una Autorit

¹²⁴ Villabianca, Diario, in Bibl., v. XXVI, pp. 294-95 e 308, e XXVII, 429. Infatti nel medesimo anno la Giunta pretoria permetteva al Senato di cavare dall’erario comunale la solita somma per la puerpera Principessa di S. Lorenzo; nel 1785 per la Principessa di Fiumesalato e per la Baronessa Morfino¹²⁵, tre pretoresse l’una più fresca e promettente dell’altra.

Così scrivea il 26 Agosto 1775 il Villabianca, che pure anni prima aveva detto: «In Sicilia il solo Vicerè esige per forza l’Eccellenza come rappresentante la persona del sovrano»: e Sua Eccellenza era per antonomasia il Vicerè. Quando nell’Agosto del 1774 il Re sostituì la Giunta pretoria (una vera Giunta amministrativa dei tempi nostri), magistrato governativo di revisione degli atti del Senato, al Tribunale del R. Patrimonio: Giunta «composta di cinque ottimati ex-Pretori ed ex-Capitani giustizieri e patrizi della prima segnatura di nobilt

Non v’era anno che il prolifero Senato non festeggiasse una di queste nobili comari, e che per conseguenza la cassa pretoria non si aprisse per siffatte graziosit

L’anno 1783 il Senato, forse per ingraziarsi il Sovrano, faceva istanza perchè gli fosse consentito che la Fontana pretoria togliendosi dal posto d’allora

È probabile che, durante questo a parte fra me ed il venerabile precettore, siensi compiute presso la tabula pretoria dell'altre cerimonie curiose. Quando noi ci avvicinammo ai due sposi, il funzionario era gi

La Calata dei Musici, rimpetto la fontana Pretoria, sul Cassaro, luogo di convegno ordinario, era tuttodì piena di siffatti virtuosi.

Se poi il Senato non si risolveva ad aggiungere neanche uno ai dieci musici ordinarî della guardia pretoria, non fa nulla: altri istituti aveano di che vantarsi di nuovi strumentisti. ¹¹⁸ Villabianca, Diario, in Bibl., v. XIX, p. 109.