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16 Zerbin questo prigion conobbe tosto che gli fu appresso, e così fe' lssabella: era Odorico il Biscaglin, che posto fu come lupo a guardia de l'agnella. L'avea a tutti gli amici suoi preposto Zerbino in confidargli la donzella, sperando che la fede che nel resto sempre avea avuta, avesse ancora in questo.

Al secondo drappello era preposto un Nava, lombardo, anch'egli prode soldato e un Doberti, genovese, giovine, adolescente quasi, ma ardito e volenteroso che nulla più. Seguivano i capi squadra, che non istaremo a nominare, i quali ripetevano il loro grado e l'ufficio da cotesto, che eglino avevano, ciascheduno per , tirati nell'impresa e raccolti a manipolo gli amici.

Finalmente il diritto di rendere giustizia fu tolto ai monaci, che restarono però amministratori ed esattori delle imposte, col diritto di sorvegliare le moltitudini; il preposto al castello, nominato dall'abate, esercitava la giustizia indipendentemente da lui, ma in suo nome.

126 e che spinto del regno, in duolo e in lutto viva Agramante misero e mendico: e ch'esso sia che poi gli renda il tutto, e lo riponga nel suo seggio antico, e de la fede sua produca il frutto; e gli faccia veder ch'un vero amico a dritto e a torto esser dovea preposto, se tutto 'l mondo se gli fosse opposto.

I frati eran divisi per provincie monastiche: e capo supremo di ciascuna era appunto un Provinciale con giurisdizione assoluta sopra un dato numero di conventi. Era preposto al convento un Guardiano, col nome di Priore tra i Benedettini e i Domenicani, di Correttore tra i Minimi, di Nostro Hermano tra i Mercedari. Il Guardiano quindi, il Priore, il Correttore moderava o dirigeva la famiglia del suo convento, come il Provinciale o l’Abate (se tra Benedettini, Basiliani ecc.) quelle di tutti i conventi a lui sottoposti. Egli, il Guardiano, amministrava, disciplinava i suoi confrati, ma non così indipendentemente che non dovesse darne conto al suo superiore, sotto i cui occhi passava qualunque carta, ed al cui controllo era sottoposta ogni spesa, come qualsiasi disposizione relativa al governo materiale e spirituale della comunit

Grande di Spagna di prima classe, il Pretore procedeva a sinistra del Re e gli stava di fronte, a capo coperto, nelle cappelle reali. Generale di cavalleria, esso avea il comando supremo di tutte le truppe cittadine. Alle opere filiali del Senato era preposto e sovraintendeva con vigile cura. La Tavola o Banco, fondazione del Comune, avea in lui il mallevadore de’ capitali privati; in lui il tutore supremo il Monte di Piet

«Il generale che fu preposto all’esercito invadente la Giudea, nel secreta della sua anima, sentiva una certa inclinazione per la sacra fede di quel popolo contro cui si portava a combattere. Prima pertanto di intraprendere qualunque atto ostile ricorse a una delle solite superstizioni pagane per prendere augurio dell’avvenire e pronosticare l’esito della sua spedizione.

Adesso occorre il lacrimabile caso di Emilio Morosini sembianza di angiolo, cuore di eroe, amore supremo della madre, che lo possedeva unico; annoverava diciotto anni appena, ma nei costumi, e nel dire così si mostrava modesto, che al suo cospetto anco i più scapestrati non si attentavano commettere cosa, o pronunziare parole, che fossero vili; rimosso dal Bastione 8 venne preposto con la compagnia Rosagutti, secondochè di gi

Il Savio alla scrittura era preposto, oltre che all'ordinamento delle milizie stanziali, anche a quello delle fortificazioni, delle artiglierie e delle scuole militari, e traeva il nome dall'antico suo ufficio di tenere cioè al corrente i ruoli dei soldati ingaggiati. Era, in sostanza, il ministro della guerra della Serenissima.

Corrado di Pierlione Benincasa preposto alla custodia del palazzo reale di San Germano, conosciuta disperata la difesa della terra, maravigliando di non vedere comparire Manfredi allo scampo dei suoi, e però timoroso che fosse rimasto ucciso, ragunati in fretta quanti cavalieri stavano in palazzo, favellava: «Signori Cavalieri, chiunque tra voi desidera comperare la vita con la vergogna, esca immediatamente, e vada a ricovrarsi ove la coscienza gli detta; chi poi ama restare fedele al suo Re, sappia che non gli rimane altro che una morte onorata