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Erano venuti fuori di casa e si avviarono passo passo lungo un viale. Agenore offrì il braccio alla signora, si guardò parecchie volte intorno e finalmente sprigionò un lungo sospiro. Da che deriva il sospirare dopo pranzo? domandò Ernesta levando gli occhi a guardare in faccia il suo cavaliero.

Verrai ella rispose di qui a un'ora, di qui a tre quarti d'ora... Ho da dar parecchi ordini, anche pel nostro pranzo... Non vedendo capitar più la padrona chi sa la mia cuoca quel che avr

Ma non aspettò che finisse il pranzo, per giudicarlo eccellente; che questo gli sarebbe parso magnifico, anche senza tanto contrasto di condizioni e chiaroscuro di circostanze, per cui dalla triste via dell'esilio tra i monti era capitato davanti alla scodella di minestra fuligginosa del mugnaio, e finalmente alla tavola ospitale dei Guerri. Per i quali tutti egli ebbe parole di somma cortesia. Educato com'era, esperto di tutte le delicatezze del conversare, Gino Malatesti innalzò quel giorno tutte le sue piccole qualit

Ero nel seno.... LA SIGNORA. .... d'una commissione, lo so.... m'hai sempre detto così. Vieni a casa alle sei.... altro brontolìo. Il pranzo non ti va. Tutto è cucinato male. Ti domando come si passa la serata, e tu mi dici che hai la riunione della maggioranza alla Minerva, o che so io. Io ti chiedo se si va al teatro, e tu mi dici che c'è la riunione del tuo gruppo.

Gli organetti mi mettevano in fuga, la musica mi batteva nella testa come un martello, gli uomini che ridevano mi parevano matti, e mi facevano paura. Mi trascinai a casa per l'ora del pranzo, pensando che un ritardo avrebbe potuto far ricadere malato mio zio, e mi misi a tavola senza poter inghiottire un boccone. Alle sue interrogazioni risposi confusamente accusando un dolore di capo.

Ma non vi furono feste pranzi al palazzo Urbani per quel fatto; non volarono, come la prima volta, i tappi delle bottiglie di champagne. Perchè questa musica? domandò la principessa udendo a un tratto durante il pranzo, sonare l'inno di Garibaldi nel cortile del palazzo. Mi hanno rieletto, disse don Pio continuando sbadatamente a mangiare. Ma tu rinunzi, non è vero? chiese donna Camilla.

Poi, lentamente, i visitatori presero commiato, e come l'ombra serale precipitava, restai nel salotto, vedendo ancora davanti al caminetto la bruna dal sorriso consolatore, e l'altra dagli occhi mesti. Quella sera, a pranzo non avevamo che mio suocero, Pietro Folengo. Donna Teresa era rimasta a casa, un po' indisposta.

La sera, dopo pranzo, andò risolutamente al palazzo della contessa Ginevra: le signore erano ritornate nel pomeriggio. Allora ebbe paura; invece di salire si avviò verso i giardini pubblici. La notte era splendida, le stelle aggruppate nell'azzurro avevano una limpidit

Non lo so, replicò Antonio. Forse perchè vivo in un ambiente falso. Non si ha tempo di far nulla. Dopo la trottata della mattina, è ora di colazione; e dopo colazione si legge, si fuma, si esce; poi è l'ora delle visite: la marchesa Dina vi aspetta ogni lunedì, la Navarro ogni martedì, la Della Rocca ogni mercoledì... e così via. Poi è l'ora di pranzo, e l'ora del teatro, e l'ora di andar a letto. ~Et voil

Ma gli altri!... Ed avevo dovuto assentire con cenni del capo, tanto più seriamente quanto meno avevo capito. Dopo il discorso, eravamo andati in casa del Sindaco, che faceva all'onorevole, ai consiglieri comunali, ai più influenti cittadini uno splendido trattamento di gelati, paste, liquori, nella sala da pranzo.