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Del resto qui siamo, come ognun vede, lontani un bel tratto dalla romanza portoghese: qui l'invenzione, i particolari, ogni cosa è diversa: unica rassomiglianza il travestimento militare della ragazza. Questo canto in somma non entra, si può dire, per niente nel ciclo della donna guerriera; ed io non l'avrei forse riferito per intero se non ci venisse dalle Romagne, che sono, com'è noto, un di que' paesi

E la bellezza dell'opera d'arte fa fin dimenticare quel po' che può esservi di molto spiacevole per un italiano. Quanti italiani sono, contro la loro patria e i loro compatriotti assai più ingiusti e più sgarbati di questo bravo gesuita spagnuolo! ¹ Eugenio de Castro, Belkiss regina di Saba, D'Axum e del Hymir, traduzione dal portoghese di Vittorio Pica, preceduta da un saggio critico.

Non ne ho il testo per le mani, e la trascrivo quale è stata recentemente tradotta da Vittorio Pica, nel suo studio premesso alla Belkiss, poema drammatico simbolista del giovane poeta portoghese Eugenio De Castro. Descrive l'istante in cui apparve al poeta l'Amata.

Com'è naturale, la chiusa del canto portoghese offre somiglianza notevolissima con quella d'altri canti di soggetto congenere. La Chanson de Germaine finisce:

Martedì 13 ci rechiamo a visitare la chiesa, interessante perchè sorge entro una costruzione antica portoghese, rettangolare, merlata, con torri agli angoli, aperture ad arco ed internamente divisa in specie di corridoi a volta. Il tutto però in rovina e credo che fra non molto si ridurr

Ma non è dato agli uomini di prevedere il futuro. Se anche Cristoforo Colombo avesse preveduto il suo destino, possiamo star certi che avrebbe fatto egualmente quello che fece, appena udite le notizie della crociera portoghese. Ordinò prontamente che si smettesse di far provvigioni, richiamò tutti gli uomini a bordo, e fece spiegare le vele.

Queste parole di Vittorio Pica scritte, a proposito di due quadri di Max Liebermann, in un accuratissimo studio intorno alla pittura europea nell'esposizione veneta dell'anno scorso, mi son tornate in mente leggendo il poema drammatico in prosa del giovane poeta portoghese Eugenio de Castro, da lui tradotto e pubblicato con una larga e spassionata introduzione che presenta l'ignoto autore al pubblico italiano.

Da qui alla chiesa, che è entro un curioso edificio merlato, rettangolare, che ha tutto l'aspetto di un castello medioevale, ciò che mi fa ritenere per certo essere un avanzo di fortificazione della dominazione portoghese. Sul davanti è un rozzo porticato con pilastri. L'interno è diviso in tre navate, ed a circa met

Di questa ho dinanzi una fedele e spontanea versione metrica, condotta dal sig. ANNIBALE GABRIELLI sul testo messo a stampa dal chiaro prof. Circa poi al maggiore o minore influsso che nella lirica portoghese ebbe quella dei Provenzali, intorbidando alquanto co' suoi colori artificiati le limpide fonti paesane, è questione assai dibattuta, e che qui, anche volendo, non potrei meno sfiorare.

Buenos Aires si può dire infatti una specie di campionario di capitali europee; nemmeno la più piccola sfumatura di colore locale. Vien quasi voglia di chiedere, come er re de Spagna portoghese dei sonetti di Pascarella: Ma st'America c'è? ne sete certo?