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Siffatto, per viette non usate egli giunse a Mombello: in mezzo al cortile balzò dal cavallo, e senza por mente a questo, così come era polveroso e affiatato si presentò alla Margherita. Era la prima volta ch'e' si permettesse con lei simile eccesso di famigliarit

Io mi sento artista, perchè sto in contemplazione di un raggio di sole che fa luccicare mestamente l'iniziale delle pergamena e vivifica i colori di un angolo di tappeto turco e fa spiccare le ombre del tavolo barocco e polveroso. Io sono artista melanconico e sognatore.

non altrimenti fatto che d’un vento impetüoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz’ alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori; dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori. Li occhi mi sciolse e disse: «Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo è più acerbo».

non altrimenti fatto che d’un vento impetüoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz’ alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori; dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori. Li occhi mi sciolse e disse: «Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo è più acerbo».

Il bel quadro di Damiano, testimonio muto della sua anima dolorosa e infelice, giaceva polveroso e dimenticato in un angolo della sua stanza, dietro il tavolino coperto pure di libri polverosi e dimenticati; poichè il giovine, dal giorno in cui si mise in mente che la sua vocazione d'artista era stata una matta superbia e null'altro, aveva detto addio a' pennelli, alle tele, ai libri; era divenuto indifferente a tutto.

L'osservazione era giusta, e Roberto guardò mortificato il suo vestito da viaggio tutto sudicio e polveroso. Pur non si diede per vinto. Potrei cambiarmi.... Oh interruppe Lucilla è gi

Il suo paltò polveroso era stato buttato nell'angolo della cella dal momento che vi era entrato. L'avvocato Bortolo Federici, noto a molti come repubblicano, attirava l'attenzione di parecchi per il suo cappello Oberdan nero, sopra un «completo» caffè scuro. Zavattari era abbattuto, dimagrato, colle guance infossate e biancastre e con le mani che tremavano come se avesse avuto la febbre.

»Era giorno di festa per Milano... I Tedeschi scappavano a rompicollo... entravano i Francesi, i Piemontesi, i nostri!.... inebbriata di entusiasmo, apersi la mia casa ai liberatori, e il primo dei miei ospiti uno zuavo, tutto ancor polveroso e schiumoso per le fatiche della marcia non mi lasciò tempo da esprimergli la mia riconoscenza, e fece un assalto di sorpresa, che, per mia sbadataggine....gli riusciva a meraviglia.

Qualche volta portava lassù il violino che Flora aveva cavato dal polveroso astuccio e messogli nelle mani e si compiaceva di ritrovare le note dei vecchi esercizi sulle corde, evocando nell'oscura memoria frammenti di frasi melodiche che trovavano nel vecchio strumento un obbediente interprete.

non altrimenti fatto che d'un vento impetuoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz'alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori; dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori. Gli occhi mi sciolse e disse: <<Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo e` piu` acerbo>>.