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Lucia si buttò in una poltroncina a sdraio e prese dal tavolino presso un libro nuovo, uno degli ultimi usciti e mandato a casa giusto quello stesso giorno dall'editore. Ella leggeva tutto adesso che Lena non era più a sceglierle i libri convenienti. E siccome a casa ne venivano a pacchi, ella aveva da sbizzarrirsi a sua voglia.

Il manicotto della signora giaceva sopra una poltroncina, gittato l

Io non ne volevo più sapere di Olimpiadi, di scuole. Voi siete ben goloso, mon petit. Torniamo alle Olimpiadi. In quell'ampia vestaglia ella si era rannicchiata in fondo ad una poltroncina. Mettetevi , e buono. Gi

Nora sedette nella sua poltroncina presso la scrivania, in un angolo del salottino, sotto la finestra, e fece sedere il signor Ambrogio in un'altra poltrona dinanzi a lei. Mio marito le fa tante scuse. Non può alzarsi. È stato ripreso da un accesso nevralgico: soffre assai e non può sopportare la luce. Il signor Galli, seduto, fece un altro inchino, sporgendo il capo.

Risposi non so che cosa, ma balbettando assai più che parlando. Ella, intanto, preso il mio braccio, mi conduceva in un salottino accanto al vestibolo, indicandomi una poltroncina, sulla quale mi posi a sedere, ammirando un pochino l'addobbo della stanza e più quello della padrona di casa, che indossava un grazioso abito da camera. Dovrei chiamarlo déshabillé, alla francese; ma in verit

Ma si corresse e disse che un altro, come lo voleva lei, non sarebbe tornato a casa a quell'ora. Ci pensò ancora, prima di conchiudere con un sospiro; poi si lasciò cadere sopra una poltroncina dinanzi allo specchio, e tirò languidamente il cordone del campanello per chiamare Olimpia.

Loredana balzò in piedi, guardando sua madre con gli occhi spalancati. Non dirlo, mamma! Non lo pensare nemmeno! esclamò. Sai qualche cosa tu? Ti hanno raccontato qualche cosa di lui? Emma allungò le braccia, fece sedere di nuovo la figlia in una poltroncina ch'ella aveva avvicinato; e di nuovo con voce dolce e piana, disse: Non so nulla, cara, non mi hanno raccontato nulla.

Dall'altra parte della sala d'ingresso non c'era altro che l'uscio del salottino, malinconica stanza, che è sempre la stessa ed egualmente arredata in tutte le case di modesta fortuna, col suo canapè barocco, fasciato di lana a rabeschi, il tavolincino ovale poggiato su d'una gamba sola davanti al canapè; il piccolo tappeto da piedi tra l'uno e l'altro; quattro sedie a bracciuoli e una poltroncina; quattro battaglie litografate del '48, con la cornice dorata da tanto al palmo; le cortine di mussolina bianca traforata a fogliami, rialzate da due borchie d'ottone sui lati; finalmente un albo con venticinque ritratti, che il visitatore si crede in obbligo di sfogliare, osservando i mezzo svaniti gruppi di famiglia, la sposina in piedi, che posa una mano sulla spalla del marito comodamente seduto, i due amici in maniche di camicia, che fanno le viste di trincare alla salute della macchina fotografica, la balia con l'erede presuntivo sulle braccia, e via discorrendo.

Mi sedetti nella poltroncina, e dissi: Noi siamo incamminati sopra una pessima strada. Lidia quella notte aveva un'assoluta necessit

Il suo occhio, abituandosi, cominciava a vederci a poco a poco, le tenebre sembravano diradarsi, ed egli non osava guardare il letto grandissimo, a dorature. Balbettò alcune parole, ma non sapeva dove mettersi: la Baby non era proprio alzata! Prenda una poltroncina, e venga qui, accanto a me!