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Per la qual cosa, e per l'altre di sopra toccate, assai appare, colui, che fu vivendo pastore, dopo la morte essere divenuto paone, come credere si puote essere stato per divina spirazione nel sonno mostrato alla cara madre. Questa esposizione del sogno della madre del nostro poeta conosco essere assai superficialmente per me fatta; e questo per piú cagioni.

A differenza della prima, la favola di questo secondo romanzo, a quel ch'io sappia, è tutta invenzione del poeta. Parrebbe dunque che, non sostenuta da una tradizione, l'Eleonora non dovesse trovare fede applausi neppure in Germania. E nondimeno è noto come ella sia colá la lodatissima delle poesie del Bürger. A che ascriveremo noi questo?

Ma anco a voler stare sulle nuvole con voi, signor poeta, io penso che vi si possa rispondere di trionfo. Lorenzo fece un cenno del capo che voleva dirle: non credo. certo!

Il padre Gavazza, energica figura di tribuno ribollente di passioni e fors'anche volgare di vizii, piaceva più dell'altro, gracile poeta, che la letteratura aveva travolto e la rivoluzione doveva stritolare. Ad entrambi la stessa gloria e la medesima vanit

Su ciò considero, forse le parole attribuite al Re voglionsi riputare fandonia, e la canzone attesta la fantasia del Poeta, non altro; sar

Pure il poeta genealogista, sulle prime fischiato, dopo due o tre anni ricavò frutto dalla sua cortigianeria." Nell'elogio del Viennet proferito all'Accademia francese dal conte di Haussonville, troviamo che il Viennet repubblicano avea risposto all'Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa: J'estime tes aïeux, mais j'aime mieux te voir Être grand par toi-même, et ne leur rien devoir.

Grazie!... Vado a sbrigare certe mie faccende, poi, se non la disturbo, tornerò verso le quattro.... È l'ora del mio pranzo... Se ella crede... Oh! troppo onore...! Accetto... Pranzare con lei...!... Ma io non so come ringraziarla! Via! attenda a ringraziarmi... Non potrò offrirle che un pranzo da poeta.... una fetta di manzo.... una minestra che so io....

Che vi giova, degeneri nipoti, L'andar superbi della gloria avita, Se fatti siete a tutto il mondo ignoti! Voci solitarie e virilmente nobili in mezzo alle rovine di Roma! Ne ringrazino di cuore il poeta gli Epigoni romani!

Avete tradotte in pratica le mie teorie dell'episodio tempestoso; ma voi, campione degli amori eterni, l'avete abbreviato. Vedo che siete ridivenuto filosofo; ma vi preferivo poeta.

Il Vondel è il più grande poeta dell'Olanda. Nacque nel 1587 a Colonia, dove s'era rifugiato suo padre, cappellaio, fuggito da Anversa per sottrarsi alle persecuzioni degli Spagnuoli. Ancora bambino, il futuro poeta ritornò in patria sopra un carretto, insieme con suo padre e sua madre, che lo seguivano a piedi pregando e recitando versetti della Bibbia. Fece i suoi primi studi in Amsterdam. A quindici anni godeva gi