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Ora soltanto che è divenuta un ostacolo fra noi, attinge un po' di poesia da questa circostanza; la triste poesia del dolore.

Nella regione alpestre od alpina si ode forse qualche strappo di canzone in quei rari seni della valle dove cresce la vite e matura l’uva, o su in alto nei pascoli, ma quelle poche note hanno l’aria stentata e intirizzita di una pianta esotica che si voglia far crescere in terreno non propizio. Il canzoniere alpino è tutto invernale ed è curioso, caratteristico, ricco di colore e di poesia. L’estate fra i monti ha troppe fatiche e troppi pericoli. Tutte le opere agresti vi sono tali da anticipare al colono una vecchiaia spesso acciaccosa. Chi possiede, ha per lo più quel poco avere sminuzzato in altrettanti poderetti lunghi e larghi talora come l’ombra che manda il corpo del padrone nell’ora del tramonto: ed è gente di bassa statura. Tali poderetti sono disseminati qua e l

, mia cara, allora io aveva ancora molta poesia nel mio cuore, allora io credevo, che non si potesse e non si dovesse sposare che un uomo che si amasse. Allora credevo, che il matrimonio senza amore era una prostituzione, che l'amore bastasse per farci felice. Ma ora, ora dopo due anni di tristissima esperienza, penso proprio tutto il rovescio.

La poesia de' primi è «classica», quella de' secondi è «romantica». Cosí le chiamarono i dotti d'una parte della Germania, che dinanzi agli altri riconobbero la diversitá delle vie battute dai poeti moderni. Chi trovasse a ridire a questi vocaboli può cambiarli a posta sua. Però io stimo di poter nominare con tutta ragione «poesia de' morti» la prima, e «poesia de' vivi» la seconda.

Innamorato senza volerlo, quasi senza saperlo; come si è innamorati per la prima volta; innamorato non tanto della creatura come della poesia che ella espandeva; assorto in questa come in una visione; infelicissimo quasi sempre e più che mille volte felice in un giorno.

Avendo alquanto coltivato la poesia sin da' giovenili anni, e trattone dolcezza, non so cessare d'amarla, e di lasciarmi talvolta da essa ispirare scrivendo i miei più intimi pensieri e sentimenti. Così son nati i versi che oggi m'avventuro di pubblicare, sebbene sia consapevole essere in questi il buon desiderio molto maggiore del merito, e sebbene soglia dirsi nell'et

La donna riprese il dottorone, con lo stesso accento ispirato col quale aveva, un momento prima, recitato i versi di Prati è la poesia della vita, è la bellezza...

La qual forma li greci appellano «poetes»; laonde nacque, che quello che in cotale forma fatto fosse s'appellasse «poesis»; e quegli, che ciò facessero o cotale modo di parlare usassono, si chiamassero «poeti». Questa adunque fu la prima origine del nome della poesia, e per consequente de' poeti, comeché altri n'assegnino altre ragioni, forse buone: ma questa mi piace piú.

Non voleva sapere di pregiudizi, di privilegi e di clericaglia più o meno moderata, e aveva scritto nel cuore Roma o morte!... sante parole, ch'egli ricordava più tardi come un conforto, quando faceva molta poesia anche a proposito dell'Italia irredenta.

Dunque?... Dunque chi manderá all'ufficio del Conciliatore la miglior lettera, che, salvando tutte le convenienze, possa servir di risposta a quella del signor d'Andely, non andrá senza premio, perché vedrá il proprio nome registrato onorevolmente nella biografia universale de' piú esperti scrittori di note diplomatiche. |Grisostomo|. |Sulla «Storia della poesia e dell'eloquenza» del Bouterweck |