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Emilia, benchè piccata dall'ostinazione e dalle false idee della zia, sentiva piet

Se lo vuoi, Bice, ti dirò quello che penso, ella rispose: Lamberto non ti ama. La risposta era così cruda che tutti trasalirono. Lo conoscete dunque più di noi? proruppe quasi piccata la contessa Ginevra. No certamente, ella ribattè con quella sua profonda umilt

La carrozza che doveva condurre Emilia e la zia a Tolosa fu alla porta di buonissim'ora. La signora Cheron comparve alla colazione prima che vi giungesse la nipote, e piccata dall'abbattimento in cui la vide quando comparve, glielo rimproverò in un modo poco acconcio a farlo cessare. Non senza molta difficolt

Quale terribile passione le era entrata in cuore per mutarle così il carattere, e comprometterle la salute? Il dottore era più agitato degli altri. Pare impossibile che voi, contessa, non abbiate dovuto accorgervi di nulla! Come avrei fatto? Ditemelo dunque. Anche il professore, che è stato a Roma con noi otto giorni, non ha saputo scoprir nulla, ella rispose piccata.

Il signor Cavignì, suo amico, non mostrava più di trent'anni. Era ad esso inferiore di nascita, ma non in penetrazione, e lo superava nel talento d'insinuarsi. Emilia fu piccata del modo con cui la Cheron parlò a suo padre. «Fratello miogli diss'ella, «mi spiace di vedervi di così cattiva ciera; dovreste consultare qualche medicoSant'Aubert le rispose, con malinconico sorriso, che presso a poco stava come al solito; ed i timori di Emilia le fecero trovare il padre cambiato assai più che realmente nol fosse. Se Emilia fosse stata meno oppressa, si sarebbe divertita, la diversit

Indossai le vesti, e cinsi ad armacollo con certa grazia l'arma formidabile, che io stesso poteva per un istante illudermi e credermi divenuto da senno un Nembrot consumato. Così adunque si parte? prese a dire la Prudenza, mentre io, dopo aver spento il lume, m'incamminava per uscire e dove si va? Oh! bella! rispose piccata la Vanit

Per Diana ci voleva ben altro. Una maraviglia, un incanto... E mai un pentimento, mai un'esitazione... E neanche una nota. Che memoria! esclamò lo zio. Nossignore, improvvisava. Demostene addirittura. La signora Valeria slanciò un'occhiata di rimprovero al fratello, mentre Diana, piccata, replicava: Oh c'erano tante persone che applaudivano... tanti professori, tante signore.

Mentre l'Aldo diceva questa frase Enrico gli passava rasente e la udiva. La Elisa non guardò in viso al conte. Finse di essere tutta intenta a quello che le diceva Rubieri. Il conte passò fingendo di non udire le parole di costui. La Elisa ne fu piccata in modo che raddoppiò i graziosi atteggiamenti in faccia allo scultore, e la più glaciale indifferenza pel suo adorato.

Signora obbiettò la cameriera che adempiva anche agli uffici di cuoca; com'è possibile?... Ho l'arrosto... Se andasse l'Irene? No, non mi piace che l'Irene esca sola di casa a quest'ora. Non è poi una Venere rispose, alquanto piccata, la cameriera, e non credo che gli uomini debbano correr dietro più a lei che a un'altra. Tss, tss! fece Diana. Tornate pure in cucina, e mandate qui l'Irene.