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FESSENIO. Vuoi che cosí gli prometta? FULVIA. Cosí ti giuro e cosí mi obligo. FESSENIO. Son certo che volentieri l'udirá perché è cosa da piacergli. FULVIA. Spacciata sono, se tu con lui non mi aiuti. Pregalo che salvi questa vita che è sua. FESSENIO. Farò quanto mi commetti; e per servirti vo a trovarlo a casa ove ora si trova. FULVIA. Non men farai per te, Fessenio mio, che per me. Addio.

Per tutto ciò ci teneva a piacergli, e scherzava e gli si dimostrava amabilissima, e ridendo si aggiustava le trecce che aveva annodate sulla nuca facendo con quell'atto, risaltare meglio la bellezza delle sue braccia. Tuttavia il marito non era trascurato.

Fra otto giorni è la festa di Manfredo, diceva l'Ida alla sua mamma. Non so proprio che cosa dargli: vedi, mamma, tu dovresti comprarmi qualche bel gingillino di suo gusto: così mi farei onore e lo contenterei. In questo caso, figliuola mia, il regalo lo farei io e non tu. È vero anche cotesto. Ma se non ho nulla che possa piacergli! Vediamo un po': hai una bella pianta di viole... Il violo!

Salutò quindi le altre nobili dame: molte delle quali com’ambissero di piacergli, lo colmavano di cortesie. Si diedero infatti a lodarlo innanzi a Selvaggia di avere imposto silenzio al giullare di piazza, che spropositava in frasi ed in voci i bei versi di Lemmo.

Oh ribattè la signora Marianna agitando furiosamente il ventaglio vorrei vedere che non glielo avessero accettato... Il bozzetto non lo ha spedito lui all'ultimo momento perchè non finiva di piacergli... È coscienzioso, Paolo... Ma non si tratta di questo. Di che si tratta dunque?

OTTAV. Ei di virtú per certo non s'innamora: prepotenti modi, liberi, audaci, a lui son esca, e giogo; teneri, a lui recan fastidio. Oh cielo! io, per piacergli, e che non fea? Qual legge io rispettava ogni suo cenno: io sacro il suo voler tenea. Di furto piansi l'ucciso fratel mio: se da me laude non ne ottenea Neron, biasmo non n'ebbe.

Vorrei io esser lui, ché conoscendo quella bellezza che in voi singular si scuopre, i divini costumi e l'onestá, ricco tesoro di grazie, mi terrei felicissimo; quando una sol volta fussi mirato da voi, saresti osservata e riverita da me, qual si conviene al vostro merito. CLERIA. Mi vergogno non essere come tu dici, solamente per piacergli.

, e non c'è che ridire. Ci siamo offesi; nessuno di noi vuol cedere d'un punto; decidano dunque le armi. Tu resterai qui testimone, per poter dire al bisogno che tutto è passato d'amore e d'accordo tra noi. Pilade balena un istante, ed ammicca. Il mio discorso non finisce di piacergli. D'accordo, sia, non dico di no; ma d'amore.... signor padrone.... Eh, intendi per discrezione.

Però, ambedue, chiudendo gli occhi, si lasciarono andare a questa consolante fiducia. Egli cominciò a vederla più spesso. Ella era molto stanca, invincibilmente stanca della vita mondana che aveva fatta sempre: e si appartava volentieri. Se andava a una passeggiata, era in ore strane e in posti deserti: lo avvertiva, egli ci veniva. Se andava in un teatro era alle terze rappresentazioni, in serate vuote; e dieci minuti dopo il suo arrivo, entrava lui, nel palco, si sedeva in fondo, ella si tirava indietro, un poco. Vestiva di scuro, sempre; sapeva di piacergli così. Si può essere una semplice amica, ma si deve piacere all'amico. Parlavano con fredda tenerezza. Molto ella ascoltava: ma quando diceva qualche parola, era sempre sapiente, detta con la più squisita cautela sentimentale. Giammai un'allusione al proprio cuore, al proprio stato, diretta, indiretta: sempre la massima piet

Padre Prospero batteva le labbra e tentennava la testa. Quella impresa seguitava a piacergli poco. E non gli piacevano punto punto le guardate curiose di fratel Giocondo, spartite in giuste proporzioni tra lui e frate Adelindo, ancora così poco frate all'aspetto, e così poco uomo per giunta.