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«Io credeva che i capi dei Galilei dovessero sentire maggior gratitudine per me che per colui che mi ha preceduto nel reggere l’impero. Poichè, regnando costui, molti di loro furono esigliati, perseguitati, imprigionati, e furono uccise turbe intiere dei così detti eretici, così che a Samosata, a Cizico, in Papfagonia, in Bitinia, in Galazia, e in molti altri luoghi, si distrussero dalle fondamenta villaggi intieri. Ora sotto il mio impero, avviene l’opposto. Gli esigliati furono richiamati, e coloro, i cui beni erano stati confiscati, li riebbero per effetto di una nostra legge. Ebbene, essi vennero a tale eccesso di furore e di stoltezza che, dal momento che ad essi non è più dato di tiranneggiare, di continuare le lotte che si erano accese fra di loro dopo che avevano oppressi gli adoratori degli dei, infuriati d’ira, danno mano alle pietre, ed osano agitar le turbe e tumultuare, empi verso gli dei, ribelli ai nostri decreti, che pur sono ispirati a tanta benevolenza. Noi non permettiamo che nessuno sia, contro volont

⁴³⁵ Commissione Suprema della Pubblica Istruzione ed Educazione in Sicilia. Ripartimento amministrativo, a. 1799, vol. 4. Nel R. Archivio di Stato di Palermo. L’argomento del quale ci occupiamo non è molto allettevole: e noi ci permettiamo d’interromperlo con un aneddoto un po’ ameno. Un maestro di scuola in Palermo, gran chiacchierone, ci vien presentato dall’ab.

«È questa la critica che ci permettiamo, secondo la nostra ragione cui non possiamo rinunziare, e la nostra coscienza che non vogliamo tradire. «È egli d'uopo ch'io mi soffermi a dimostrare gli esecrabili antecedenti dell'inquisito?

Rossini diceva: «Guai se quest'uomo sapesse la musica! nessuno potrebbe stargli a paroS'egli avesse meditate le proprie composizioni, e imposto un freno alla sua foga estemporanea, Pacini avrebbe dunque sorpassati i suoi emuli? Noi ci permettiamo di dubitarne. Vi hanno degli ingegni frettolosi, ai quali la ponderazione e la lima nulla giovano.

E rivolto all'onorevole Doce, continua: " Don Nicolò, vedete, quanti siamo rimasti qui dentro, sentiamo troppa antipatia per le chiacchiere; le chiacchiere sono la broda per gli imbecilli, e noi non permettiamo che nessuno ci venga a trattare d'imbecilli. " Bravo, amico mio, siamo d'accordo! gli gridò il deputato stendendogli la mano.