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Lidia credeva senza dubbio ch'io avessi trovato al mio ritorno uno di quei simpatici ostacoli, i quali capitan così opportuni ai mariti nelle allegre commedie francesi: ella aveva del mondo l'esperienza acquisita in un gioviale repertorio da teatro, migliorata dai comenti peregrini di donna Teresa e dal catechismo ragnato di Pietro Folengo.

Perchè una tomba prodigio di marmi peregrini e dell'arte copre le ceneri di tale, che non si conosce essere stato vivo, tranne pel monumento della sua morte? Perchè forme celesti, dilicati contorni, leggerezza di leggiadrissimo corpo, vestono l'anima della femmina? Perchè ci dierono un cuore che balza a quelle sembianze, una fibra che si raccapriccia a questo bellissimo spettacolo della creazione? Nessuno animale ha potuto contribuire a formare il corpo della femmina. I colori dell'uccello di paradiso, della farfalla di Casimira, non possono paragonarsi ai divini che imporporano le guancie della bellezza. La gazzella non ha l'occhio della donna: le pietre preziose non brillano di quella luce; e i poeti, per assomigliarli a qualche cosa di convenevole, hanno dovuto ricorrere al firmamento. Ma nessun rettile, quantunque schifoso, fu eccettuato dal somministrare parte nella composizione dell'anima che agita i moti delle sue membra; nessuno, meno lo scorpione, che circondato dal fuoco volge in stesso il dardo velenoso, e generosamente si uccide. Tu sei bella, o creatura, ma la tua bellezza porta una impronta tenebrosa; tu nasci figlia di un sublime pensiero, ma come Lucifero decadesti; i tuoi raggi come quelli del sole che tramonta feriscono, non consolano la vista; la tua bellezza è il nostro tormento. Ma andiamo affannosi in traccia di quella innocenza che Eva lasciava nell'Eden, e questo è il più fiero travaglio del cuor nostro. Ma il tuo cuore ugualmente fu condannato a spezzarsi per la nostra incostanza. Forse tu dovresti essere maladetta, perchè la prima a peccare; ma il serpente abita nelle tue fibre dilicate: la curiosit

44 Così non fosse la legge più forte, che contra i peregrini è statuita, come io non schiverei con la mia morte di ricomprar la tua più degna vita. Ma non è grado qui di gran sorte, che ti potesse dar libera aita; e quel che chiedi ancor, ben che sia poco, difficile ottener fia in questo loco.

Per veder tutta Spagna indi ne vanno, e passar poi nel regno di Siface; e 'l che da Valenza si partiro, ad albergare a Zattiva veniro. 55 I patroni a veder strade e palazzi ne vanno, e lochi publici e divini; ch'usanza han di pigliar simil solazzi in ogni terra ove entran peregrini; e la fanciulla resta coi ragazzi.

Questo dolce e amoroso Verbo l'è cibo, perché gustano el cibo de l'anime in questo glorioso Verbo, e perché egli è cibo dato da me a voi: la carne e 'l sangue suo, tucto Dio e tucto uomo, el quale ricevete nel Sacramento de l'altare, posto e dato a voi da la mia bontá, mentre che sète peregrini e viandanti, acciò che non veniate meno, ne l'andare, per debilezza, e perché non perdiate la memoria del benefizio del Sangue sparto per voi con tanto fuoco d'amore, ma perché sempre vi confortiate e dilectiate nel vostro andare.

che vedi che 'l ponte è murato, ed è ricoperto con la misericordia, e su v'è la bottiga del giardino della sancta Chiesa, la quale tiene e ministra el Pane della vita, e bere il Sangue, acciò ch'e' viandanti peregrini delle mie creature, stanchi, non vengano meno nella via.

Tal è dunque il concetto mio dal Caos divenuto. Sentenzia divina è che «la lettera uccide l'anima». Fermamosi, prego, dunque sul Caos di questa materia, lasciando in parte la vita di mio figliuolo in spezialitade, la quale per vigor e sottiezza de peregrini ingegni forse col tempo verrá in luce piú secura, quella ancora di qualunque altro uomo, in questa umana gabbia precipitato.

65 Però ch'in ripa al Nilo in su la foce si ripara un ladron dentro una torre, ch'a paesani e a peregrini nuoce, e fin al Cairo, ognun rubando scorre. Non gli può alcun resistere; ed ha voce che l'uom gli cerca invan la vita torre: centomila ferite egli ha gi

Però se prova ne lusinga il core, Onde nostra memoria in pregio saglia, Quì con la spada in man non perdiam l'ore, Che se ne corre a fin l'aspra battaglia; Co' proprj Turchi, singolare onore, Alcasto fier noi peregrini agguaglia Sotto l'insegne, e d'Ottoman l'altezza Non scarsamente i nostri nomi apprezza.

Qual, se in danze amorose anzi il cospetto Esce di duci peregrini e regi, Regia donzella, empie di gaudio il petto, Mirando con ammirabil fregi: Tale in petto AMEDEO cresce il diletto, In quelle armi guardando, eterei pregi; E più s'infiamma a la battaglia; e veste L'inclite membra de l'acciar celeste.