United States or Malaysia ? Vote for the TOP Country of the Week !


che' sempre l'omo in cui pensier rampolla sovra pensier, da se' dilunga il segno, perche' la foga l'un de l'altro insolla>>. Che potea io ridir, se non <<Io vegno>>? Dissilo, alquanto del color consperso che fa l'uom di perdon talvolta degno. E 'ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando 'Miserere' a verso a verso.

La voce dell'organo accompagnò la recitazione del Salmo; un supplice ardore, uno slancio di tutta l'anima sulle ali della speranza; poi queruli gridi soffocati di dolore e di rimorso, la prostrazione, l'abbattimento; e poi ancora il richiamo potente della fede sicura, squilli di gloria trionfale. «Giudicami, Signore, e scerni la causa mia da quella della gente non santa.... Poichè tu sei, Dio, mia fortezza, come mai m'allontani da te?... Canterò al suono della cetra le vostre lodi, mio Dio; perchè sei triste, anima mia, e perchè mi conturbi? Confida nel Signore, poichè lo loderò ancora come mia salute e mio Dio.... Mi confesso a Dio onnipotente.... Abbia misericordia di voi l'onnipotente Iddio, e perdon

3 Ben spero, donne, in vostra cortesia aver da voi perdon, poi ch'io vel chieggio. Voi scusarete, che per frenesia, vinto da l'aspra passion, vaneggio. Date la colpa alla nimica mia, che mi fa star, ch'io non potrei star peggio, e mi fa dir quel di ch'io son poi gramo: sallo Idio, s'ella ha il torto; essa, s'io l'amo.

Terigi allora a un pianto s'abbandona con una bocca quasi di berretta, dicendole: Illustrissima padrona, per l'amor di Gesú, datemi retta. Io vi chiedo perdon, ma... Dopo questo gl'impedieno i singhiozzi il dire il resto. La dama lo scusò per quella volta; il resto non lo volle piú sapere. La vostra villania resti sepolta: siate per l'avvenir piú cavaliere.

Più di tre miglia non andar per quella, che si trovaro al ponte ed alla porta dove si perdon l'arme e la gonnella, e de la vita gran dubbio si porta. Al primo apparir lor, di su la rocca è chi duo botti la campana tocca.

che' sempre l'omo in cui pensier rampolla sovra pensier, da se' dilunga il segno, perche' la foga l'un de l'altro insolla>>. Che potea io ridir, se non <<Io vegno>>? Dissilo, alquanto del color consperso che fa l'uom di perdon talvolta degno. E 'ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando 'Miserere' a verso a verso.

E ancora e sempre avanti; e se i palagi sfumano nelle nebbie, e se nel mare e tortuosi anfratti e cupe ambagi si perdon nei profondi, e se in sull'are e di Gloria e d'Amor fuman le stragi delle vittime illuse, e il camminare dalla Fonte allontana, e se i malvagi mister' la Sfinge impone a decifrare, che importa?

È stato Finotti...! rispose Giacomino con un tono che non avrebbe per nulla indicato quel nobile sentimento «che fa l'uom di perdon talvolta degno»: indi dirotto pianto, ma di rabbia. Finotti a far che? a scriver la lettera? No, a dirmi come si doveva fare la scusa. La fanno tutti, mica io soltanto! Il direttore l'ha su con me, e mi castiga solamente me così rispose Giacomino.

ché sempre l’omo in cui pensier rampolla sovra pensier, da dilunga il segno, perché la foga l’un de l’altro insolla». Che potea io ridir, se non «Io vegno»? Dissilo, alquanto del color consperso che fa l’uom di perdon talvolta degno. E ’ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando ‘Miserere’ a verso a verso.

88 Pur, quando io avessi fatto solamente a me l'ingiuria, a me forse potrei donar perdon, se ben difficilmente; anzi vo' dir che far non lo vorrei: or quanto, poi che Bradamante sente meco l'ingiuria ugual, men lo farei? Quando bene a me ancora io perdonassi, lei non convien ch'invendicata lassi.