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Tornai all'albergo poco prima della mezzanotte e siccome splendeva la luna, e le notti di luna, benchè in quelle straduccie non penetri la luce dell'astro d'argento, Toledo non è illuminata, così dovetti camminare poco meno che a tastone come il ladro nella casa del delitto.

DON IGNAZIO. Or ditele da mia parte che desiava lei per isposa stimandola onesta e onorata; ma avendone veduto tutto il contrario, si goda per sposo chi la passata notte goduto s'ave. EUFRANONE, Farò la vostra ambasciata e farò che le penetri ben nel cuore. Ahi, misero padre d'infame figlia, e quanto son dolente d'averti generata!

Contro ogni intenzione del poeta, Sofesamin il savio, il quale ha in fondo agli occhi una luce che deve servire per allontanare gli altri dai pericoli in cui stanno per cascare, e che gli fa vedere chiare quelle cose che dovrebbero essere sempre scure, (luce che non dee far piacere a lui stesso, se quando ne ragiona gli sfugge la esclamazione; Oh! la povera anima mia!); contro ogni intenzione del poeta, questa severa figura diventa ridicola. Quando la regina è ospite di Salomone (gli ammonimenti di Sofesamin non han potuto impedire che la capricciosa e isterica Belkiss mettesse in atto il viaggio a Gerusalemme) egli vorrebbe impedire che Salomone penetri nelle camere di Belkiss; e fa la guardia davanti l'uscio della regina, ma non così oculatamente che ella non n'esca scalza, coi capelli sciolti, tutta vestita di bianco e che non vada dal re, seguendo la traccia dei gigli sparsi sul pavimento, come il re le aveva indicato. Così mentre il Savio sta dietro l'uscio delle vaste camere di Belkiss a filosofare: Poveri ciechi! Poveri sordi! Andate verso la felicit

Ma il più aguzzo fra essi, il più terribile, simile ad un gingillo demonìaco, o affilatore, al desiderio mio serbalo, pel nemico che so io: e fra le spalle a tradimento il pènetri, e si rigiri fra le rosse labbra della ferita, adagio, con prudenza raffinata, con perfida scïenza: ch’ei lo senta nelle carni, ogni attimo di sua vita; e s’aggricci per lo spasimo talvolta; ed a quel sordo incrudelire soffra più che in morir, senza morire

Non vorrò mai sapere se hai amato altre donne e quante e come. Saprò scancellare, m'ingegnerò di scancellare ogni loro traccia dal tuo cuore. Da ora in poi però.... starò vigilante su la soglia di esso perchè nessun'altra vi penetri.

E come per distrarre la giovane, per occuparla di altro che del principe, aggiunse: Siate cauta, cara donna Rosalia: adoperatevi colla duchessa, affinchè non si penetri da alcuno il vero motivo della mia assenza. Oh non temete! quel progetto mi sta tanto a cuore!

Quando dorme io me ne sto silenzioso a guardarla col gomito appoggiato al guanciale, e allora mi pare di sentire la presenza d'un essere invisibile che penetri dentro di me, che mi avviluppi in un amplesso di fuoco, e mi parli una parola dolce in segreto.

e drizzeremo li occhi al primo amore, si` che, guardando verso lui, penetri quant'e` possibil per lo suo fulgore. Veramente, ne forse tu t'arretri movendo l'ali tue, credendo oltrarti, orando grazia conven che s'impetri grazia da quella che puote aiutarti; e tu mi seguirai con l'affezione, si` che dal dicer mio lo cor non parti>>. E comincio` questa santa orazione: Paradiso: Canto XXXIII

e drizzeremo li occhi al primo amore, che, guardando verso lui, penètri quant’ è possibil per lo suo fulgore. Veramente, ne forse tu t’arretri movendo l’ali tue, credendo oltrarti, orando grazia conven che s’impetri grazia da quella che puote aiutarti; e tu mi seguirai con l’affezione, che dal dicer mio lo cor non parti». E cominciò questa santa orazione: Paradiso · Canto XXXIII

e drizzeremo li occhi al primo amore, si` che, guardando verso lui, penetri quant'e` possibil per lo suo fulgore. Veramente, ne forse tu t'arretri movendo l'ali tue, credendo oltrarti, orando grazia conven che s'impetri grazia da quella che puote aiutarti; e tu mi seguirai con l'affezione, si` che dal dicer mio lo cor non parti>>. E comincio` questa santa orazione: Paradiso: Canto XXXIII