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Non si passa una misera fanciullezza senza che un'impressione non rimanga da farci dubitare e sospettare che qualche mal germe possa, insidiosamente, ancora annidarsi dentro di noi. Volevo essere sicuro. Entrai con profonda trepidanza in quel gabinetto a cui gli strumenti per l'esame dei malati davano l'apparenza di una stanza da tortura. Dottore, mi dica crudamente la verit

Passa un giorno... due... tre... 'na settimana... Passa un mese che gi

Ei passa sotto silenzio la cagione del sollecito ritorno di Pietro in Sicilia.

Disse la dama: Io non l'ho avuto ancora, ed il pigliarlomi saria molesto, perocché il meglio alle fattezze isfiora, oltre che mi potrebbe esser funesto. Disse il marchese: Non, in fede mia. La dama co' serventi passa via. Un gran rumor venía su per la scala, un ridacchiar femminile e maschile. Terigi sta come terzuol sull'ala, e si diguazza a comparir gentile.

Poi subitamente la posò sulla coverta. Tu che hai? Sei malata? . È cosa da niente, cosa da niente sentenziò, come aveva sentito dire qualche volta alla mamma una buona sudata e passa. Come l'altra non diceva nulla, Cristinella si seccò. Aperse la bocca rosea con un lungo sbadiglio e si allungò sul lettuccio, nel sole. Sai guardare il sole? No. Io , guarda. E si mise a fissarlo.

Chi ha la coscienza lorda, guai! poco poi vale a fare il Boccadoro sopra le mogli e sopra le figliuole. Ognun si ride, e poi fa ciò che vuole. E passa il vizio per ereditade di madre in figlia e di padre in figliuolo.

Un eguale spettacolo si può ammirare sul mar Baltico, ma fra questo e quello si nota la stessa differenza che passa fra il Nord nebbioso ed il Sud irradiato dal sole.

Poi, prendendone pretesto a liberar pure i greci d'Asia minore, si passa in quella, e s'assale Antioco re di Siria; si vince in due battaglie navali ed una terrestre presso a Magnesia; e, fatta pace, si dividono le conquiste d'Asia tra gli alleati di Roma.

Ah, Signo'!... (Resta, per poco, immobile, astratta. Poi raccolte le bucce nel grembiale si affaccia per buttarle fuori e vede Nunziata che passa) Gué, Nunzi

Quale orrore squisito! Le sue unghie s'accaniscono a lisciarmi la carne del volto, e la sua bocca vorace passa e mi mangia le labbra!... Il mio volto è spianato, levigato come i Cristi scolpiti sui vecchi reliquiarî, divorati dai baci d'innumeri pellegrini... Grazie, grazie, Demonio di Frenesia e d'Impossibile, poichè certo sei tu che sazî la tua fame sulla mia faccia!... Sei tu che rivesti il mio corpo d'invisibili labbra e di elettriche nari!... Per te, tutto il mio corpo beve, mangia e fiuta il soffio glacial della Morte!...