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ma per chiare parole e con preciso latin rispuose quello amor paterno, chiuso e parvente del suo proprio riso: «La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta è dipinta nel cospetto etterno; necessit

lo ciel, che sol di lui prima s'accende, subitamente si rifa` parvente per molte luci, in che una risplende; e questo atto del ciel mi venne a mente, come 'l segno del mondo e de' suoi duci nel benedetto rostro fu tacente; pero` che tutte quelle vive luci, vie piu` lucendo, cominciaron canti da mia memoria labili e caduci.

se non si temperasse, tanto splende, che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, sarebbe fronda che trono scoscende. Noi sem levati al settimo splendore, che sotto 'l petto del Leone ardente raggia mo misto giu` del suo valore. Ficca di retro a li occhi tuoi la mente, e fa di quelli specchi a la figura che 'n questo specchio ti sara` parvente>>.

Dunque vostra veduta, che convene esser alcun de' raggi de la mente di che tutte le cose son ripiene, non po` da sua natura esser possente tanto, che suo principio discerna molto di la` da quel che l'e` parvente. Pero` ne la giustizia sempiterna la vista che riceve il vostro mondo, com'occhio per lo mare, entro s'interna;

Quant’ esser convenia da lucente quel ch’era dentro al sol dov’ io entra’mi, non per color, ma per lume parvente! Perch’ io lo ’ngegno e l’arte e l’uso chiami, nol direi che mai s’imaginasse; ma creder puossi e di veder si brami. E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non è maraviglia; ché sopra ’l sol non fu occhio ch’andasse.

se non si temperasse, tanto splende, che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, sarebbe fronda che trono scoscende. Noi sem levati al settimo splendore, che sotto 'l petto del Leone ardente raggia mo misto giu` del suo valore. Ficca di retro a li occhi tuoi la mente, e fa di quelli specchi a la figura che 'n questo specchio ti sara` parvente>>.

Quant'esser convenia da se' lucente quel ch'era dentro al sol dov'io entra'mi, non per color, ma per lume parvente! Perch'io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami, si` nol direi che mai s'imaginasse; ma creder puossi e di veder si brami. E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non e` maraviglia; che' sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.

ma per chiare parole e con preciso latin rispuose quello amor paterno, chiuso e parvente del suo proprio riso: «La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta è dipinta nel cospetto etterno; necessit

Quant'esser convenia da se' lucente quel ch'era dentro al sol dov'io entra'mi, non per color, ma per lume parvente! Perch'io lo 'ngegno e l'arte e l'uso chiami, si` nol direi che mai s'imaginasse; ma creder puossi e di veder si brami. E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non e` maraviglia; che' sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.

ma per chiare parole e con preciso latin rispuose quello amor paterno, chiuso e parvente del suo proprio riso: <<La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta e` dipinta nel cospetto etterno: necessita` pero` quindi non prende se non come dal viso in che si specchia nave che per torrente giu` discende.