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Or paradiso, o inferno, Vedi? o vecchio feroce, io non aspetto: Dio qui mi manda; e qui starommi, eterno Fantasma, al tuo cospetto!

Ben puoi tu dire: <<I' ho fermo 'l disiro si` a colui che volle viver solo e che per salti fu tratto al martiro, ch'io non conosco il pescator ne' Polo>>. Paradiso: Canto XIX Parea dinanzi a me con l'ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l'anime conserte; parea ciascuna rubinetto in cui raggio di sole ardesse si` acceso, che ne' miei occhi rifrangesse lui.

Osservazioni sui Ghiacciai del Gruppo del Gran Paradiso. All'appello rivolto dalla Commissione nominata dalla Sede Centrale del C. A. I. a tutti i volonterosi perchè facessero ricerche atte a fornire elementi per lo studio del movimento dei ghiacciai, noi rispondemmo accingendoci con premura e con la massima buona volont

Ho sposato un bel giovane, che diceva di adorarmi e me lo dimostrava con un delirio di carezze senza nome, che mi facevano vedere il paradiso in terra. I miei parenti si opposero invano, mostrandomi i pericoli del mio divisamento. Non volli udir ragioni. Io sentivo che senza Antonio sarei morta. Minacciai di fuggire con lui e non credettero alla mia minaccia.

Ed in questa tal foggia seconda di vivere, essendo egli giá fora del sentiero diritto, compose lo poema di Merlino con tutte l'altre favole e sogni amorosi, li quali ne la «selva» seconda si leggono. Or dunque Cristo si gli scopre in quel centro d'ignoranzia de la «selva» terza apparendo, e d'indi smosso, lo driccia sul cammino al terrestre paradiso duttore.

che l’animo di quel ch’ode, non posa ferma fede per essempro ch’aia la sua radice incognita e ascosa, per altro argomento che non paia». Paradiso · Canto XVIII Gi

Non abbia mai cosa che mi piaccia, se non te ne pago e di lei non mi vendico. CALANDRO. Hai finito? FULVIA. . CALANDRO. Col mal anno, lassa che mi corrucci io, non tu, dispettosa! ché m'hai cavato del paradiso mondano e toltomi ogni mio sollazzo. Fastidiosa! Tu non vali le scarpette vecchie sue, che la mi fa piú carezze e meglio mi bacia che tu non fai.

«Avete notato, madre, che appena abbiamo proferita l'ultima parola della preghiera scoppiò il primo tuono?» «Non ho posto mente a questo, perchè stava raccolta nel pensiero del Paradiso.» «Parmi...» soggiunse Yole, ed abbassata la voce accostò la bocca all'orecchio della madre, «parmi ch'egli ci abbia abbandonate

u' la natura, che dal suo fattore s'era allungata, uni` a se' in persona con l'atto sol del suo etterno amore. Or drizza il viso a quel ch'or si ragiona: questa natura al suo fattore unita, qual fu creata, fu sincera e buona; ma per se' stessa pur fu ella sbandita di paradiso, pero` che si torse da via di verita` e da sua vita.

Era bella come il pensiero di Dio, quando mosse innamorato a creare la madre dei viventi: era cara quanto i suoi ricordi. L'Amore con le mani di rosa delineò le curve soavissime del suo volto dilicato; ed appoggiandole il dito sul mento per contemplare la sua gentile fattura, vi lasciò la fossetta; segno veramente di amore. La sua bocca rassomiglia un fiore testè colto in paradiso, tutto fragrante di divinit