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Anche i buoni borghesi della domenica se lo indicavano l'un l'altro sui bastioni, nelle carrozze delle signore, e nei palchetti al teatro: e così il nome e la fama e le gesta del conte Adelino di San Marsilio erano arrivate vieppiù esagerate, perchè più lontane, persino in via Lentasio, e nel fondaco Monghisoni.

Bisogna vederli in teatro, metter fuori le braccia dai palchetti e dagli scanni, per far pompa d'applausi!.... A proposito di teatro, sai, Luisa? Abbiamo un'ottima prima donna, una francese, un fior di bellezza, checchè ne dica il Percy. Figurati che l'altra sera, da me, c'è stata a questo proposito una discussione coi fiocchi.

A Borghignano il fior fiore dell'aristocrazia mascolina era rappresentato dai fratelli Tangoloni de Lastafarda, che godevano molto credito ed erano molto invidiati perchè si vestivano a Milano, perchè avevano amici a Milano, perchè partivano per... o arrivavano da Milano, ogni altro giorno. Erano sempre insieme, questi due. vestivano collo stesso taglio e colle stesse stoffe dello stesso colore, all'inglese, ed erano cretini, tutti e due, alla Nazionale. Il più giovane certo, aspettando il suo turno, faceva intanto da moretto al maggiore. Il maggiore dei Tangoloni diceva una qualche spiritosaggine? Il minore correva a ripeterla nei salotti e nei palchetti. Il maggiore faceva la corte ad una signora?... Il minore, in segretezza, spifferava la gran notizia a tutta Borghignano, e spesse volte, per l'onore della famiglia, aggiungeva di suo. Tangoloni seniore parlava col prefetto? Allora Tangoloni iuniore andava raccontando al club e al caffè: mio fratello discorrendo col prefetto lo ha consigliato a... oppure: il prefetto, trovandosi con mio fratello, gli ha confidato che... e così via, di seguito. Del resto i Lastafarda erano ricchi, di buona nobilt

... Quella sera aveva avuto luogo, al teatro, la beneficiata della diva Soleil e uno splendido mazzo di orchidee e di violette russe, che spiccava fra i moltissimi stati offerti alla festeggiata cantatrice, aveva suscitato nel palchetti i commenti ed i pettegolezzi delle signore. Certo, certo, era stato il Vharè! Era il dono del Vharè! Era l'omaggio del Vharè!

Il conte Roberto, senza parlare, gliene segnò alcuni col dito, gl'indicò il cartellino col nome; dalle occhiaie e dalle suture sconnesse di alcuni pendeva per una cordicella il pezzo di piombo che aveva traversato il cranio o spaccato il cuore; e toccando quei frantumi di proiettili e di mitraglia, Filippo vide fuggire lungo i palchetti della scansia qualche scolopendra che aveva preso albergo nei teschi dei valorosi.

Era una donna celebre, la contessa Matilde; una delle dieci o dodici apostolesse della moda, le quali si contendono, o si spartiscono il dominio dei cuori; regine elette per suffragio universale, ma che ripetono tuttavia il loro diritto divino dalla bellezza e dal censo; le quali, se vanno a spasso, ci hanno il corteggio di parecchi cavalieri, e in teatro vedono aprire e chiudere di continuo l'uscio dei loro palchetti, per la ressa dei visitatori; talune buone e talaltre cattive secondo la loro natura e quella di chi le attornia; donne che tutti saettano dei loro sguardi e assediano dei loro sospiri; delle quali ognuno vi racconta la vita, o si argomenta di raccontarvela, perchè essendo esse più in mostra di tante altre, ogni loro parola, ogni gesto, sono interpetrati per diritto e per rovescio, epperò ad un terzo di vero si appiccicano molto agevolmente due terzi di falso.

Le chiavi de' palchetti de' teatri si vendevano un occhio. I contrasti d'opinione de' due partiti assordavano e cagionavano delle dissensioni fino nelle famiglie tra padri e figli, fratelli e sorelle. Stanza 44. e ciocche di cristallo risplendente, non dico del Briati, che non c'era...

Allo spettacolo del Regio, quella sera, ci fu nei palchetti e nelle poltrone un po' d'irrequietezza. Molti cannocchiali erano appuntati, non gi

Appoggiato colla schiena alla cancellata dell'orchestra dominava dal suo posto la scena, la platea e tre quarti dei palchetti, dove brillano gli astri più luminosi della bellezza milanese, e di qua durante le battute d'aspetto, i suoi grandi occhi azzurri e sentimentali giravano come due cannocchiali.

Grande agitazione in tutti i boudoirs, congiure nei salotti, dialoghi vivaci agli angoli delle strade, nei magazzini di mode, nei palchetti dei teatri: non si pensa più all'amore, alle acconciature, alla maldicenza; a tutto questo ci sar