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Oh guarda volto da far morir le donne di martello! Che sia impalato! GIRIFALCO. A chi dici «impalato»? PILASTRINO. Ho detto che mi tira omai 'l palato; e tu mi pasci qui pur di parole. Saresti appunto buon, per la cappella che si fa al Baracane, per un santo in su l'altare o per un di quei voti con le man giunte; ché non mangi o béi ma vivi d'aere. GIRIFALCO. Lascia: berem poi.

Ristette il giovane, timoroso, sulla soglia. Alla meta del suo viaggio, gli mancavano le forze, le gambe gli si piegavano sotto e la lingua gli si appiccicava al palato. Fu Maria che lo mosse. Colla sua dolce voce e colla ingenua schiettezza gli domandò subito: Vedesti mia sorella?

37 Tosto che l'orca s'accostò, e scoperse nel schifo Orlando con poco intervallo, per ingiottirlo tanta bocca aperse, ch'entrato un uomo vi saria a cavallo. Si spinse Orlando inanzi, e se gl'immerse con quella ancora in gola, e s'io non fallo, col battello anco; e l'ancora attaccolle e nel palato e ne la lingua molle: 38 che più si puon calar di sopra, alzar di sotto le mascelle orrende.

PANFAGO. Prego Iddio che non ci entri pane vino, mi cadano i denti, e il palato non gusti piú sapor de' cibi, ma diventi come quello degli infermi ché ogni cosa lor pare amara, la lingua assaggi e rivolga boccon per la bocca, se di ciò rivelerò mai cosa alcuna. FORCA. Per conoscer se sarai buono a quello che vogliamo servirci di te, vo' prima essaminarti un poco.

Il signor Treuberg prese finalmente parte alla conversazione, esprimendo il parere che il Maiwein fosse pronto. Il limpido Rüdesheimer così odorato di bosco e di primavera era mite, acquoso al palato, ma mi correva come fuoco nel petto, vi divampava in gioia.

Passando dalla lingua al palato, mi ci volle un po' di buona volont

Cessa i tuoi palpiti, le tue impazienze, la tua sete di sangue d'un nemico che non ha altro torto oltre quello di aver le sue carni gradite al palato dell'animale uomo altro delitto fuor di quello di appartenere a razza men volpina, men maliziosa, giacchè egli, di te più forte, guai se si attentasse di difendersi. La tua barca, la tua vita e quella de' tuoi compagni andrebbero in un fascio.

Sedette; sentì che il male e la stanchezza precipitavano su di lei con peso inesorabile; doveva fortemente resistere per non curvare le spalle, per tener gli occhi aperti; ma portava spesso la mano al collo, al petto, dove un'arsura di fuoco la divorava; batteva la lingua contro il palato, temendo d'assaggiar l'orribile sapor dolciastro del sangue.

Non così il Picchiasodo, che, recatosi il bicchiere all'altezza degli occhi, ne contemplò amorosamente il liquido topazio, indi lo accostò alle labbra, ne assaporò un sorso, tornò da capo a guardare, mentre, alla maniera de' buongustai, batteva la lingua contro il palato, e finalmente, arrovesciando gli occhi in segno di beatitudine, mandò giù l'abbeverato e succiò l'orlo del bicchiere per giunta.

Ringraziamo Dio d'aver dato alle nostre carni un sapore ripugnante al palato degli uomini; ove ciò non fosse, questi signori sarebbero ben capaci di divorarci anche noi, che siamo, come essi affermano colle parole e cogli scritti, i loro migliori amici