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Era la signora Osnaldi in persona, la quale lo avvertiva esserci in vestibolo un fattorino del telegrafo che chiedeva di lui. Roberto dovette subito andar a vedere di che si trattasse. C'era infatti un telegrafista, che, non avendolo trovato a casa, gli portava presso gli Osnaldi un dispaccio.

E in tal caso egli balbettò perchè non verrei anch'io dagli Osnaldi?... La mamma doveva pure andarci.... E poi, li conoscevo una volta.... In ogni modo, non è vero, signora Giulia, che mi presenterebbe? Ti presenterò sicuramente un'altra sera, ma oggi, ragazzo mio, è impossibile.... Non vedi in che toilette sei?

Lucilla fu più volte sul punto di annunziare al suo cavaliere che non avrebbe potuto ballare con lui il cotillon perchè si sarebbe assentata prima da casa Osnaldi. Ma le si affacciavano difficolt

A ciò s'aggiungevano le prove in casa Osnaldi, prove fatte naturalmente in compagnia del marchesino Moschi e dei personaggi destinati a figurare negli altri quadri.

Cos'hai? disse la signora Federica, quando fu rimasta sola col figlio che s'era messo a passeggiar concitato per la stanza. Non ho nulla.... Però dovrai convenire che non potevo arrivare in un momento peggiore. Non ti si aspettava. Le Dal Bono s'erano impegnate con gli Osnaldi.... E a Lucilla non è neppur venuta in capo l'idea di restare in casa.

Il personaggio di Cleopatra era rappresentato da una signora assai grassa e matura, e più di qualcheduno osservava sommessamente che Antonio aveva avuto un gran torto ad innamorarsene. Nondimeno, al calar del sipario, gli applausi scoppiarono unanimi, e la signora Osnaldi colse l'occasione favorevole per insinuarsi tra le sedie e venir a raccogliere le congratulazioni del pubblico.

Sono gli Osnaldi che si son fitti in capo di far divertire una cugina ch'è loro ospite per qualche settimana.... Lucilla è l'ornamento della festa.... Vedrai come.... Ah! Eccola gridò Roberto che aveva sentito il suo passo e il tintinnio dei sonagli di Gipsy. E s'avviò verso l'uscio. Lucilla entrò tenendo in mano una candela, la cui fiamma illuminava il suo viso bellissimo.

Si stette così a chiacchierare per una mezz'ora, finchè la signora Giulia, dopo aver guardato l'orologio, osservò ch'ella aveva ancora da cominciare a vestirsi e che anche Lucilla doveva compiere la sua toilette. Indi, rivoltasi alla Arconti, le disse E tu che fai? Vieni dagli Osnaldi, o no? Rimango con Roberto ella rispose. Sarei venuta volentieri, ma non posso lasciar solo mio figlio....

Intanto l'ingegnere Arconti era penetrato nella sala e s'era confuso cogli altri invitati. Perchè era venuto dagli Osnaldi? Non lo sapeva nemmen lui; sapeva soltanto che soffriva immensamente a trovarsi col

Erano quasi le due dopo mezzanotte, e il momento critico si avvicinava, perchè gli Osnaldi non desideravano che la loro festicciuola durasse fino a un'ora troppo avanzata del mattino. Non si tardò a dare il segnale del cotillon, e i giovinotti di maggiore iniziativa si affrettarono a disporre convenientemente le sedie intorno alla sala.