United States or Kazakhstan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il dire come, conseguenza di quel meschino raggiro sostituito al grande, splendido concetto italiano che viveva nell'anima dei giovani in Lombardia, per inettezza dapprima, per tradimento dettato dalla paura dappoi, rovinassero le cose lombardo-venete, non è qui mio istituto. Dirò bensì che per oscena sfrontatezza di piccole mene adoperate a carpire i voti per la fusione, per accanimento di calunnie e vilissime personalit

Due specie di outa vi sono: l'outayé-outa, da cantarsi con compagnía di stromenti o senza; e la yomi-outa, da leggersi. La prima è più lunga, spesso lasciva ed oscena; la seconda è più corta, si compone di pochissime linee senza rima e senza ritmo, ma d'un determinato numero di sillabe seguentisi in un ordine stabilito.

Una notte, in un'occasione come la presente, mentre il fanciullo se ne stava presso al Lautrec, ed uno degli ufficiali che trovavasi nella sala con lui, venne profferita, nel fumo dell'ebbrezza, una oscena parola che poteva offendere l'innocenza del fanciullo. È impossibile il dare un'idea del furore, onde il Lautrec, a quella parola, fa trasportato; furore che non dileguò senza un terribile effetto, ed il dopo sei palle di piombo avevan fracassata la testa dell'incauto e sciagurato ufficiale. Fu inaudito rigore, fu ingiustizia che provocò l'ammutinamento in tutte le truppe; ma l'irremovibile e ferrea volont

E dire che il Pretore Urbano amministra tutti i giorni la Giustizia, fra due libroni che rappresentano la Legge, in questa oscena e miserabile commedia che si chiama la vita... Quel toro fu prodigioso: quattro cavalli uccise, altri due ne mandò via scuciti come tabarri da mendicante.

«La religione è cosa santa; ma v'ha tal donna chiamata superstizione che veste come ella veste, oscena di volto quanto quella è leggiadra; e per andare ambedue velate, la gente grossa non le distingue, Barone.» «Dio» insisteva il Cavaliere «ha spesso visibilmente protetto la innocenza nei suoi giudizii

Mentre io stavo aprendo adagio adagio per non svegliar la famiglia, ci passò dinanzi, sempre alquanto lontano, e intonò zufolando l'aria di una canzone oscena, come per cimentarmi, che so io, per farmi perdere la testa del tutto. Qual notte fu quella!

Che cosa aveva fatto a quella povera ragazza perchè, subito dopo, pazza d'orrore si buttasse dalla finestra?... E inorridendo, rabbrividendo, correva col pensiero alla signora duchessa, la nuova vittima designata, e questo pensiero era per lui un'oppressione, un orgasmo, un'ossessione.... Vedeva gli occhi languidi e dolci della giovane signora, atterriti e pieni di lacrime... udiva quella sua voce così armoniosa e tenera nella preghiera e soave nel lamento.... la udiva rotta, soffocata dalla sghignazzata triviale, dalla parola turpe, oscena, prepotente del Kloss.

Avrebbe pensato, avrebbe meditato; si sarebbero trovati insieme più tardi per parlarne ancora; ma intanto provava un senso di sollievo ad essere solo, a non udire più la sghignazzata plebea, oscena, che offendeva l'immagine purissima della fanciulla bionda; la fanciulla che arrossiva tremante, cogli occhi pieni di lacrime, quando lui la baciava appena sui capelli, e che si ribellava fiera e sdegnosa, offesa nella sua delicatezza e nel suo amore, quando le regalava un vezzo di perle.

Alla selva dell'Ercole! Arrivederci alla Corona Bianca! Va via! Va via! Mantenuto! Lascia fare! Noi, si lavora, noi! Mantenuto! Pietro Laner indietreggia: una parola ancora più turpe, oscena, solleva i fischi, gli urli di tutta quella gentaglia furibonda. Vada via lei!... Vada via! gli bisbigliano le guardie, i carabinieri, o noi non si risponde più di niente.

Dalla finestra aperta, a quando a quando il vento della notte si rovesciava su di noi, avvolgendo la sua groppa oscena nella porpora delle tende... Noi vedemmo la lampada d'oro svenire come una bimba malata tra vaporosi lini, e dolcemente morire!... Vedemmo i casti bagliori della lampada inginocchiarsi, venendo meno, lungo i muri, come angeli preganti... e i nostri sogni s'inchinarono, malinconici e rassegnati, nel silenzio... Allora il mio folle desiderio t'apparve sguainato come una spada, e, brancolando sul tuo corpo puro, con un gesto selvaggio violentemente cercai il tepore assorbente della tua bocca. Fuori di noi, in una nera ebriet