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"Buona sera", ripeteva Gianni con voce sommessa e timida e vedendo che finalmente l'altro alzava gli occhi verso lui: "Sua Eminenza il cardinale Procopio, proseguì, m'incarica di dire a V. S. che egli desidera avere due statuette di santi per adornare l'entrata del suo oratorio". "E di qual grandezza vuole S. E. le statuette?" rispose Manlio.

Un altro artifizio oratorio a cui ricorre spesso il Genuzio è quello di dipingere il suo cliente come un mostro d'ingenuit

Fin dalla mia nascita ho appreso come i nostri capi a esser forte, a levar la mia tenda quando è necessario e correre traverso le praterie come mi pare e piace. Vi sarebbe uno studio interessantissimo da fare sullo stile oratorio di questa razza destinata a scomparire e sulle sue leggende, alcune delle quali sembrano inventate da un Giacosa dei Pelli Rosse.

In un oratorio, l

Al piano superiore, dov'eran gli appartamenti d'inverno, non rimane che un oratorio di Ferdinando e d'Isabella la Cattolica, e una piccola stanza che si dice sia quella in cui dormiva il re Don Pedro.

Ma, data l'indole di sua nipote, egli si spiegava altresì la risoluzione manifestata da Diana al letto della bimba agonizzante: Mi porterete subito a Venezia con voi... L'uomo che per non rinunziare a un trionfo oratorio dimentica i suoi doveri di marito e di padre ha spezzato ogni legame domestico.

Il quale sono venuto, proseguì il Giuliani, la cui esitanza altro non era che un artifizio oratorio, per parlare col nostro Garasso. La bomba è scoppiata! disse Marcello tra . Ora vediamo che cosa gli risponde costei.

Bonaventura non ricordava nulla, non intendeva nulla, e questo si capiva facilmente. La sua fantasia correva a briglia sciolta, faceva cento leghe al minuto secondo. Così fuori di , lasciò che il marchese Antoniotto parlasse a sua posta, spiegandogli il suo discorso, pigliandosi una pregustazione di trionfo oratorio.

Quel giorno ed altri parecchi, il trionfo oratorio di Ariberti e la vittoria del ministero furono il tema di tutti i discorsi. Nel salotto della marchesa Clementina si andava a gara per inchinare il Demostene, il Marco Tullio redivivo.

Concettella dinoccolò sillabando ancora le parole: Misericordia di me! A quell'ora stessa, il re pregava nel suo piccolo oratorio. Il conte d'Altamura aveva detto: Questa sera, alle nove precise, il diavolo chiama il suo vescovo appo di perchè canti compieta. E il re recitò un requiem per l'anima del trapassato.