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Speriamo di no... Ecco tuo marito che torna col bicchier d'acqua... Diglielo anche a lui... La signora Valeria si riaccostò agli amici. Dunque? Dunque? Effetto del caldo, del pranzo... in una donna che potrebb'essere in una condizione anormale. Ma senza dubbio disse con enfasi la signora Duranti. Io n'ero sicura malgrado le vostre negative. E anch'io soggiunse la Olga.

La Duchessa provò un timore strano, che tacessero per causa sua. Un orgoglio intimo le morse il cuore, e di subito, cedendo all'impulso primo, che ancor non sapeva scrutare, dominare, s'allontanò. I due però continuarono a tacere. Mio caro disse finalmente Olga, voi siete l'uomo il più fortunato di questo mondo. Vostra moglie è.... Un angelo, interruppe placidamente Giuliano.

Divini quei tre anni nei lacci della baronessa Olga! ma era proprio una cosa curiosa il vedere quanto alla Baronessa Olga piacessero i dolci, le statuine di Saxe, le tazze di vieux Vienne, le rose durante l'inverno, le camelie in estate, i viaggi in primavera e in autunno, e le gite in tutte le stagioni. Eh! non c'era che dire, in quel patrimonio s'era fatto una gran buca! Come colmarla?

Olga seppe ad Astianello guadagnare tutte le simpatie. Sin dal primo giorno, ebbe gli uomini dalla sua. E le donne, naturalmente, tennero dietro. Ma la Duchessa no. Milla aveva subito provata per la Baronessa una specie di avversione istintiva. La trovava più formidabile di quanto l'entusiasmo della sua determinazione gliel'avesse rappresentata. Vedendola, aveva subito imparata una crudele lezione. Non la temeva precisamente; essa era sicura di Giuliano, oh! sicurissima; ma, nel segreto dell'animo suo, avrebbe dato dieci, vent'anni della sua vita per poter cancellare dal suo passato quel momento d'insana temerit

Ma egli non rispose; disse che aveva altro pel capo.... un certo puledro che gli pareva tendere ad azzoppare. Prese il berretto ed uscì, benchè piovesse che Dio la mandava. Olga scese a desinare, bellissima nel velluto verde-oliva della sua ricca toilette. Ma alle entrées cominciò a sospettare qualcosa.

Naturalmente, le primizie dei commenti ebbero luogo in cucina. Il passato di Olga e di Giuliano non era mai stato un mistero per la servitù; la rinnovata infatuazione del Duca non era certo sfuggita a nessuno di quegli arghi implacabili che si chiamano: i nostri domestici. Si parlava dell'accaduto, senza ombra di reticenza.

Giudicando dal suo aspetto, c'era poca speranza d'una risposta negativa. Ma Olga pensò che la fortuna arride agli audaci, e con un gesto appena percettibile avvertì Giuliano. Poi, con una disinvoltura superiore ad ogni plauso, s'alzò, e, col più amabile, col più cordiale dei suoi sorrisi, andò ad incontrar la Duchessa. Buon giorno, cara, come stai? Sono scesa di buon'ora, nevvero?

Magari! risposero in coro il più delle signore, con qualche sorrisetto.... Davvero?... osservò Olga, ch'era entrata in quel momento. Che bella cosa sarebbe, che felicit

Non so, rispose Milla quasi distrattamente. Vedeva sul viso di Giuliano una specie di malcontento nuovo; e vedeva sul volto di lei un sorriso dolce, pieno di benevolenza, che la turbava profondamente. Ah!... perchè l'aveva fatta venir quella donna così calma, della quale Giuliano ammirava tanto les toilettes! Olga aveva fatto una confidenza a Milla.

La simpatia per Milla era tornata, alla lontana , ma viva assai, avvalorata dall'invidia che, alla lunga, Olga doveva pur destare in un circolo femminile. L'invidia non ha molta strada da fare per diventar censura, e la Russa conosceva molto bene ciò ch'era atto a giovarle, o a recarle danno. Aveva saputo sino ad allora farsi perdonar molto, e non compromettere in nessuna delle sue varie vicende di.... cuore l'invidiabile posto che occupava nella societ