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Ne vogliamo vedere con egual gioia altri cento. Saranno troppi, rispose il vecchio Guerri, accettando volentieri la via di salvezza che Fiordispina gli offriva. Me ne basterebbero venti. Ma capisco che per l'affetto de' miei figliuoli sarebbero pochi. Diciamo dunque cento, ed anche centomila.

Così facemmo. Base dell'azione dovevano essere le provincie Sarde. Forti di mezzi, d'armi ordinate, d'influenza morale e d'abitudini di disciplina che avrebbero fruttato a qualunque riuscisse a impadronirsene, gli Stati Sardi avevano due punti strategici d'alta importanza, Alessandria e Genova; ed erano appunto quelli pei quali eravamo più potenti d'affiliazioni. Un moto nel Centro, più agevole forse, non offriva appoggio di forze reali e non avrebbe suscitato l'entusiasmo di tutta l'Italia. D'altra parte, io era certo che al primo annunzio del moto, l'Austria avrebbe occupato, coll'assenso di Carlo Alberto, il Piemonte e resa quindi impossibile ogni azione diretta o rapida sulla Lombardia, nella quale io aveva fin d'allora fede grandissima. D'un moto in Napoli e delle norme colle quali procederebbe non potevamo, mercè la semi-indipendenza nella quale si stavano gli elementi coi quali eravamo in contatto, non potevamo starci mallevadori. E inoltre, il convertire ciò che deve essere riserva in centro del moto, non mi sembrava, checchè dicessero i militari, buona strategìa di rivoluzione. Movendo in Napoli, noi non eravamo certi che per invasione degli insorti o per altra via, il moto si sarebbe diffuso rapidamente all'altre parti d'Italia; e io temeva la tendenza pur troppo naturale in tutti i paesi ad aspettare lo sviluppo d'ogni moto che s'operi dietro ad essi, e sognare disegni dottamente complessi d'insurrezione quando il nemico assalitore e respinto può collocarsi tra due forze ostili e vedersi staccato dalla sua base. Di pretesti siffatti all'inerzia, suggeriti ed accettati con arte profonda e sempre fatale alle insurrezioni, erano frequenti nel passato gli esempî. Una insurrezione nel Mezzogiorno non scemava un solo dei pericoli che le insurrezioni del Centro e del Settentrione avrebbero dovuto affrontare; un moto in Piemonte salvava invece dal primo urto dell'armi straniere Mezzogiorno e Centro ad un tempo. Battuti in Piemonte potevamo appoggiarci su quel terreno come su potente riserva. Poi e questa è ragione ch'io riteneva importante, comechè poco intelligibile a quanti non vedono in una rivoluzione che un problema di strategia regolare ogni rivoluzione operata in un popolo addormentato da secoli sviluppa vulcanicamente tremende le forze latenti ch'essa possiede se provocata e sollecitata da pericoli che possono riescirle mortali, intorpidisce e si consuma nel sonno e nelle illusioni se abbandonata a stessa e secura. Il nostro nemico era l'Austria. Bisognava cacciarle il guanto dai primi giorni, fidare nella Lombardia e assalirla invece di aspettarne gli assalti. L'entusiasmo della guerra allo straniero, abborrito da tutti com'era, avrebbe sopito ogni interno dissidio e fondato l'Unit

Ma non c'era verso: la Desirée non voleva saperne di lui; prima di tutto perchè amava il suo Giacomo alla follia e gli voleva essere fedele, e poi perchè quel vecchiaccio le ripugnava, le faceva orrore, e glielo mandò a dir dalla sarta che le offriva a nome del signor conte grosse somme di denaro per un giorno, per una notte, per un'ora soltanto.

Garibaldi non perdette tempo si presentò al Ministro della Guerra Generale Ricci, bravo uomo, colto militare, ma pieno di pregiudizî; questi credette di non potere accettare i servigi che Garibaldi offriva alla causa italiana combattendo con l'esercito, per ragioni di regolamenti ecc. e finì per consigliarlo di recarsi a Venezia «campo degno di lui, dove poteva prendere il comando di qualche flottiglia tanto utile a quell'assediata Citt

Era passato per la mente della fanciulla che il giovane montanaro dei sogni fosse il cugino Ruggero? e no; anzi diciamo meglio: ne , ne no. Poteva esser egli, come poteva esser un altro. Quando la fanciulla sognava, nessuna immagine spiccata si offriva agli occhi della sua fantasia. Il montanaro discepolo non aveva dunque un tipo, un viso conosciuto, o altrimenti foggiato su notizie domestiche. Anche il principe del talismano, il principe liberatore, faceva capolino qualche volta, ed anch'egli era un'immagine confusa, non era biondo, bruno. Era il principe, era l'invocato, il consolatore che si aspetta, pensando a lui tra un punto e l'altro dell'ago frettoloso. Vediamo; dice tra la fanciulla; giunger

Gli si offriva alla mente ch'egli poteva compiere un'azione generosissima: una di quelle azioni, cui suo padre l'avea educato, e ch'egli, nella sua semplicit

Ella non tentò nascondersi; anzi con una mossa altera sollevò il velo. Il barone Venosti Flavi vide la coppia che gli passava accanto, ma finse di non conoscerla. Sciocco! borbottò fra i denti la Teresa. Poi affascinata dallo spettacolo che si offriva ai suoi occhi, disse all'amante: Non ci badare... Guarda, piuttosto, che magnificenza!

Poco dopo il loro ritorno alla valle, il fratello di Valancourt venne a felicitarlo sul di lui matrimonio, ed a rendere omaggio ad Emilia. Fu talmente contento di lei, e della ridente prospettiva che questo matrimonio offriva a Valancourt, che tosto gli donò la met

Idillio perpetuo di anime innamorate, la villa Valguarnera era la reggia tra le case principesche della verde vallata. I padroni vi tenevano corte bandita di cavalieri e di dame, di amici e di vassalli, di servitori e di valletti, ai quali offriva comoda residenza in ampie stanze, grandi saloni con quadri, pitture ed ornamenti, un teatro artisticamente decorato ed orti e frutteti e boschetti e giardini pensili e logge e cortili e fonti e statue e quella Montagnola che è la più deliziosa delle colline, il più giocondo asilo della pace e della poesia. Man mano che si va su pei larghi avvolgimenti di quella vetta, l’occhio si perde, tra i due promontorî, nella vista del mare turchino, nelle lontananze cerulee, nelle variet

Lucillio espone nelle sue satire i vantaggi e gl’inconvenienti della pederastia, che offriva ai mariti di Roma un compenso e come una consolazione alle noie e alle tribolazioni del matrimonio, ma che come il matrimonio aveva gli stessi inconvenienti. «Così Socrate, dice un marito alla moglie, nel suo amore pei ragazzi, si mostrò sotto un punto di vista migliore, perchè non amava punto le donne.