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E poichè il conte accompagnava la vigoria de' suoi pugni e la risolutezza delle sue parole con certe occhiatacce da basilisco assai poco incoraggianti alle repliche, il prete, che con quell'orso non se l'era mai fatta, si ritrasse anche questa volta per il primo; e gli altri mogi, mogi, gli tennero dietro non senza procurar di ammansare il conte con qualche timida assicurazione che essi, dopotutto, col professore Sant'Angelo rancori, inimicizia non avevano mai avuto.

Quelle ore lunghe, eterne del Caffè, erano proprio un supplizio per la povera Agnese. Non sapeva come stare, come muoversi, dove guardare, che cosa rispondere ai professori che la interrogavano, tenuta sempre in una gran soggezione dalle occhiatacce e dai cenni stizzosi della signora, che la bambinaia studiava attenta, spaurita, ma che non riusciva a capire, perchè non indicavano mai le stesse cose. E rimaneva muta e sgomenta, cogli occhi imbambolati, rossi e gonfi, per il gran piangere che aveva fatto durante il giorno. Soltanto sulla faccia assonnata del conte Venceslao ella intravedeva, qualche volta, uno sguardo benigno di compassione! e la bimba avea preso a voler bene al signor Conte, e gli era grata anche di quella timida e inefficace piet

Nei brevi lucidi intervalli concessigli dalla febbre e dal delirio, egli si recitava deprofundis e requiem, e dava occhiatacce di odio al dottore, che intanto aveva la sfacciataggine di assicurargli: Siamo fuori di pericolo! Infatti, il cavaliere ne era uscito quasi per miracolo, ma diventato proprio un altro.

In fatto di religione, continuò Ubaldo accomodandosi la lente e senza badare alle occhiatacce che gli lanciava Fabio, bisogna combattere il Papato con le stesse armi con cui si combatte il governo; far morire la fede screditando chi la predica.

Adolfo non riusciva a capir nulla in tutto quell'armeggiare; la sconosciuta era assai ridicola, con un certo cappello alla cacciatora, che le stava appena sul cocuzzolo e ch'era ornato d'una penna di fagiano, ardita come una sfida al cielo; ma c'era di peggio: la signora guardava Adolfo con occhiatacce mezzo beffarde e mezzo compassionevoli, le quali avrebbero fatto perder la pazienza a chiunque non avesse avuto un demonio più sarcastico e più fiero nel cervello.

E ritornò ad alzare la voce, lanciando occhiatacce furibonde al gruppo del Vergani, del Bizzarelli, del Brunetti. Tutti così! Tutti ingrati, gli ex morti di fame!... Un branco d'ingrati, tutta la gente messa al mondo da me!... Creata da me!... Il Brunetti si alzò di colpo, rivoltandosi: Oh, è ora di finirla!... La finisca di fare.... il Domeneddio! Sissignore!

A Sandrino non era parso vero di sottrarsi in tal modo alle domande e ai rimproveri dell'Ottavia ed alle occhiatacce scrutatrici della signora Veronica che, avendo notata l'inquietudine della rivale per l'assenza del giovanotto, provava in stessa un vivo piacere; piacere che poi crebbe, e di molto, quando li vide brontolare e bisticciarsi.

Perchè santo Iddio? Perchè? E il Casalbara continuava a fare l'ingenuo, il modesto. Lei può vantarsi d'averla stregata, quella povera ragazza. Vous l'avez ensorcelée! Niente affatto, parola d'onore! Ma la cameriera continuava a minacciarlo col pettine, e la padrona colle occhiatacce. Vous êtes un malin! esclamò in fine la Schönfeld, alzandosi di colpo. Andate ad aspettarmi nel salotto.

Digiuni, novene e tridui, alla cui spesa avrebbe supplito Lalla colla sua cassetta privata, avevano preceduto il pellegrinaggio. Lalla, miss Dill, don Vincenzo intonavano le orazioni, ripetute dal coro, che cangiava ciliege e parole. in quella processione mancavano le belle ragazzotte, ragion per cui agli svolti delle viuzze, o vicino ai tabernacoli, c'erano appostati gli zerbinotti, che seguivano da lungi la brigatella, sfidando le occhiatacce irose della signora Veronica, che si voltava indietro borbottando inviperita, coll'autorit