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Il dì medesimo della battaglia, re Carlo trapassava dai mari di Toscana a quei del regno, avendo seco da quaranta galee, portato da prosperi venti, da novelle speranze, finchè a Gaeta il nunzio incontrò, scrivealo al papa egli stesso, di sollecitudine e angoscia. Più che la perduta flotta, il trafisse la morte e prigionia de' suoi gagliardi; del figliuolo sol rammaricossi perch'era un pegno in man dei nemici; talchè nel solito abbandono di rabbia, o infingendosi, imprecavagli: «Foss'ei morto com'è prigione! Che m'è a perdere un prete imbelle, uno stolto che si da sempre a' consigli peggiori ?» I terrazzani di Gaeta, che gi
Nel principio del secolo scorso risorsero per poco tempo novelle speranze. Fu ripigliato il progetto di riaprire una comunicazione per la Persia coll'India, ma la morte di Kuli khan fece tramontare la impresa.
Indicare, cioè, coloro che possono essere eliminati dalle novelle assemblee d'Italia, senza il minimo inconveniente, anzi, forse, con una incontestabile utilit
Verso la fine del regno di Luigi XV la Dubarry fu continuamente malmenata nelle canzoni, negli epigrammi, nelle caricature e nelle novelle che circolavano sul suo conto alla corte ed in citt
Questo Capitolo ormai troppo voluminoso ci costringe a tralasciare il racconto di una serie di piccole perfidie, e di piccoli fatti d'arme, quasi tutti tra loro somiglievoli, pei quali Manfredi, sotto il Pontificato di Alessandro IV, vinti gli esterni e gl'interni nemici, riconquistò tutto il Regno di Napoli. Più grave caso, e degno di memoria è quello pel quale Manfredi di Vicario giunse a farsi nominare Sovrano del Regno di Napoli; e qui lasciato Niccolò Iamsilla scrittore ghibellino, mi fa mestieri appigliarmi a Giovanni Villani di fazione guelfa. Narra dunque costui, «che Manfredi, vedendosi in istato ed in gloria, si pensò essere Re di Sicilia e di Puglia; e perchè ciò gli venisse fatto, si recò ad amici con doni e promesse i maggiori Baroni del Regno; e sapendo come del Re Corrado suo fratello era rimasto un figliuolo chiamato Corradino, il quale per diritta ragione doveva essere erede del Reame di Sicilia e di Puglia, pensò una frodolenta malizia per esser Re. Adunati tutti i Baroni, propose loro cosa si dovesse fare della signoria, perocchè egli avesse novelle come il suo nipote Corradino fosse gravemente ammalato, e da non potere mai reggere il peso di un Regno. I Baroni consigliarono che mandasse suoi ambasciatori in Lamagna per sapere dello stato di Corradino; e se fosse morto, od infermo, fino d'allora protestavano volere Manfredi per Re loro. A ciò si accordò Manfredi come colui che aveva tutto fintamente ordinato, e mandò ambasciatori a Corradino e alla madre con ricchi presenti e grandi profferte; i quali giunti che furono in Isvevia trovarono che la madre del garzone, Elisabetta di Baviera, come donna di gran cuore ed avveduta, gli facea buona guardia, tenendolo confuso con diversi fanciulli di sua et
M ellis molle mare est, illud travogabimus ambo, N os ambo travogabimus, ambo errabimus, ambo E t simul ad poggiam simul et veniemus ad orzam. S urge, poëta novelle, cane, heus, puer, accipe pivam! Mare voluptuosum huius vitae. D ic improviso macaronica gesta cothurno, I ncipe, parve puer: qui non suxere fiascos, I lli, consumpto lardo, sonuere carettam.
Pur non disegno che vegnate a quelle; perché nuovi accidenti a nascere hanno per disturbarle, de' quai le novelle all'altro canto vi farò sentire, s'all'altro canto mi verrete a udire.
Finalmente un'ultima caratteristica comune alle tre novelle è la pochissima parte che vi è data all'amore: dall'Alfier nero è del tutto assente; nel Trapezio non possiamo dire quale partito ne volesse trarre l'autore, perché il racconto si tronca quando appena si comincia a disegnare il romanzo amoroso; però gi
Ella, accarezzando con la mano lieve e delicata i selvaggi capelli della mia testa indomita, mi narrava le storielle di Grecia, del nostro bel paese lontano, di cui ci pungeva il cuore la nostalgia: lei, una nostalgia piena di ricordi, me, una nostalgia fervida di speranze. Ora la mamma, i rimpianti, le speranze, tutto è sparito: ma nell'anima mi ronzano pian piano le novelle.
Nessuno gli deve contrastare la gloria; egli solo ha da venir ammirato nell'impero. Guai a chi vuole emergere! Feste si succedono a feste. Virginio Rufo vince Giulio Vindice il quale suicide. Novelle feste per celebrare la morte dell'audace. Ma il cielo si offusca di nuovo. Un cortigiano, il solo che ha coraggio, osa avvicinarlo e comunicargli la triste novella.
Parola Del Giorno