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Lettori furon detti coloro che oggi chiamiamo professori, titolo che assumono modesti insegnanti elementari come titoli nobiliari si arrogano vanitosi audaci che non vi han diritto. In tutto questo tempo l’Accademia ebbe maestri rinomati: l’Ab. Carì per la Dommatica, G. Venanzio Marvuglia per l’Architettura, Controsceri per l’Etica, Sergio per la Economia pubblica, R. Scuderi per la Patologia.

Però mi piace visitare questi antichi castelli nobiliari, in cui gli alberi genealogici, anneriti dalla polvere e dal fumo, pendono ancora dalle pareti, quasi piante disseccate, ed in cui le tappezzerie ciondolano dai muri non meno lacere dei diplomi feudali, che il vassallo ha finalmente fatto a pezzi.

Semenzaio di musicisti, il Conservatorio trovava ragione di sviluppo e di continuato incremento nelle funzioni religiose, nelle cantate profane, nelle feste nobiliari e nelle popolari. La vita fiorentissima degli ordini religiosi portava con una lunga sequela di quasi giornaliere funzioni chiesiastiche, fonte di non laute ma sicure mercedi.

Sua caratteristica, la improntitudine, sia che egli spacciasse rimedî empirici, sia che assumesse titoli nobiliari, sia che si circondasse del fastigio di gran signore pompeggiando di mode, di parrucchieri, di maestri da ballo.

Gli artigiani fremettero d’aver avuto tolto lo spadino dal fianco e di essere stati diminuiti nelle antiche loro rappresentanze; i civili, impermaliti delle restrizioni al libero esercizio delle loro professioni, lo misero alla gogna; i nobili, in odio ai quali egli, cadetto, ma portatore di titoli nobiliari, ridusse loro gli sconfinati privilegi, lo detestarono del pari che gli ecclesiastici, altri bollandolo come paglietta napoletano, altri additandolo novello Argante,

Era un conservatore che parlava, e le sue sferzate contro le aberrazioni demagogiche suscitavano qualche mormorio sui banchi della montagna, ma egli riebbe il favore dell'intera sinistra stigmatizzando le cosidette classi dirigenti che nulla dirigono e di nulla si curano tranne che di accumulare e di goder la ricchezza, e mendicano croci e trafficano titoli nobiliari, e costituiscono a poco a poco una nuova aristocrazia che della vecchia ha i vizi e non le virtù.

Un altro effetto dell'internazionalismo era poi lo svalutamento di tutti i titoli nobiliari artistici e letterarî. È bensí vero che quando Virgilio aveva scritto da un pezzo l'Eneide, i Germani d'Arminio ululavano i loro belluini barditi; ma, ammessa la concezione «scientifica», quale nipote di Virgilio vorrebbe essere tanto rètore da inorgoglirsene di fronte a un nipote d'Arminio?