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AP. Gli antichi hanno solamente celebrate tre o quattro maghe famose: la maggior parte poi furono dette Medee, e molte anco Canidie, e ai tempi nostri non è stata una sola Erittona. FR. Ti maravigli che siano state secento Medee, avendo tu pure per cosa certa (senza maraviglia nissuna), ch'in una citt

Li lasciarono adunque e tornarono nelle mura, carichi di bottino e di gloria. Messer Pietro Fregoso, per la prima volta dacchè era venuto all'impresa del Finaro, si morse le labbra, e sino a far sangue; tanto fu la sua stizza per l'audacia del marchese e per la nissuna vigilanza de' suoi. In quel mezzo, giungeva il Sanseverino colle venticinque lancie e la promessa di nuovi aiuti di Francia.

Nella montagna, per quante ricerche si sien fatte, nissun canto popolare nissuna leggenda è rimasta di questa gentile. Però fra i montanini della Sambuca pochi son quelli che non dicano che su nella rocca fu sepolta madonna Selvaggia. La stessa mancanza di tradizioni popolari si riscontra per messer Cino: benchè egli nel suo Canzoniere, lo stesso Petrarca e tutti i cronachisti pistoiesi attestino del suo amore per essa. Solo a ponente del diruto castello di Vergiole, ora villa d’un privato, è una rada querceta che ancora serba il nome di

E a questo rispetto Genova sará la prima cittá in Italia, nella quale sia in perfezione questo accidente, per il quale vi sono tanti denari, che in nissuna cittá d'Italia ve ne sono tanti in particulare; e, dopo quella, Fiorenza, e, dopo, Venezia, nella quale, benché vi sia piú trafico che in tutte le cittá d'Italia insieme, nientedimeno a rispetto di questo accidente terrá lo terzo loco.

Ditemi: non avete voi nissuna che avesse caro che voi l'amasse, in questa terra? FLAMMINIO. Come s'io n'ho? E la mia sorte mi fece innamorar di costei: che tanto m'è stata cruda quanto quella mi fu cortese. LELIA. Padrone, e' vi sta bene ogni male perché, se avete chi v'ama e non l'apprezzate, è ragionevol cosa che altri non apprezzi voi. FLAMMINIO. Che vuo' tu dire?

Per questo, avendo considerato piú cittá d'Italia e alcune, ch'appareano dover abbondare, aver penuria, e altre, ch'appareano dover aver penuria, abbondare di moneta, non essercitandosi in nissuna miniera d'oro o argento; e, facendo reflessione in particulare nel nostro Regno, ritrovatolo in grandissima penuria, non obstante che di continuo le robbe sopra abbondanti, che in gran numero vi nascono, vadano fuora, e che si siano fatte diverse provisioni, mai causato il desiato effetto: mosso da questa maraviglia, ho cercato investigare, in quanto il debole lume del mio picciolo intelletto può arrivare, donde procedano gli effetti predetti.

FESSENIO. To' ! Architetto, ah? CALANDRO. Due anelli mi bevve quella spagnuola. Or io fo ben voto a Dio che io m'arò ben l'occhio di non esser beuto. FESSENIO. E tu savio. CALANDRO. Nissuna mi bacerá giá mai che lei non baci. FESSENIO. Calandro, abbivi avvertenza; perché, se una ti bevesse il naso, una gota o un occhio, tu resteresti il piú brutto omo del mondo. CALANDRO. Ci arò ben cura.

Fu senza dubbio lotta gagliarda per mentire a noi medesimi; fu lotta virtuosa; accettata con nissuna speranza di vittoria, come gli inermi condannati accettavano nel circo la lotta colle fiere, ma fu menzogna. Da quel giorno la nostra apparente indifferenza non ci ingannò più. Il pallore delle mie guancie spuntava traverso la maschera gioviale; l'amore tradiva la gelosia.

E non vorrei che niun di questi sbarbatelli, che van facendo il bravo per Modena col pennacchio ritto alla guelfa, con la spada alla coscia, col pugnal di dietro, con la nappa di seta, mi vincesseno in cosa nissuna, eccetto che nel correre. VIRGINIO. Tu hai buono animo. Non so come le forze riusciranno. GHERARDO. Vorrò che tu ne domandi Lelia, come sará, la prima notte, dormita con me.

La stolta ammirazione esalti pure a sua posta le eroine; e dica al mondo com'esse cingessero armatura, e trattassero il ferro, e fiutassero avide il sangue dell'inimico. Una lagrima, una lagrima sola sul ciglio vellutato della donna e sia pur essa madre, sposa, sorella, od amante, nissuna corazza incantata spezzer