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La reggia Di Massinissa, ove poc'anzi i lumi Al sonno abbandonai, Certo questa non è. COS. No: lungi assai È l'Affrica da noi. Sei nell'immenso Tempio del ciel. FOR. Non lo conosci a tante Che ti splendono intorno Lucidissime stelle? A quel che ascolti Insolito concento Delle mobili sfere? A quel che vedi Di lucido zaffiro Orbe maggior che le rapisce in giro?

S'aprì la porta principale, e la folla venne fuori coprendosi: parte si sparse e si formò a capannelli nella piazza; parte, in ispecie le donne e i fanciulli, cominciò a sbandarsi e diramarsi per le strade. Giù giù, sulla vetta del Pellegrino stampato nell'immenso azzurro, moriva un raggio purpureo.

Degna corona del vincitore Caviglia che, scopati i vecchi piani strategici, seppe mediante le sue spie volanti in aeroplano sui notturni accampamenti, scoprire il punto debole del nemico e colpirlo nell'immenso scacchiere, mortalmente. L'esercito Austriaco ferito nella saldatura delle due sue armate del Grappa e del Piave, cade a pezzi.

Ve n'erano di particolari e di pubblici, e siccome al tempo degli Imperatori ognun di loro procurava di farsi celebre con qualche opera grandiosa, Caracalla, uno dei più abbietti di quei despoti, fece edificare le famose Terme, i cui avanzi si contemplano oggi nell'immenso deserto di ruine che segnano la grandezza e la decadenza di Roma.

Io guardava; e mi venivano alla mente le pure splendide imagini dell'anima vergine e le dolci speranze de' miei anni giovanili, cadute ad una ad una sotto il soffio gelato delle delusioni e dello sconforto. Era una tristezza nell'ora, nella terra e nel cielo e nell'immenso silenzio, profonda, inconsolabile, muta. La vita pareva sospesa e senza vigore per ridestarsi.

Alle undici, egli entrava nell'immenso stabilimento del Gesù Nuovo per una porta di cui aveva una chiave, porta che dava nella retrobottega di un mercante di vino della strada Cisterna dell'Olio, un gesuita in borghese che vendeva il vino della Compagnia.

La risposta era così semplice che ci parve profondissima; Antonio si volse a me e tradusse il suo stupore in una risata, intanto che l'ex-baritono ci guardava in volto curiosamente, per spiare l'effetto delle sue parole. Osservate, ci disse poco dopo il nostro ospite, che incantevole panorama! Lecco laggiù, più oltre Pescarenico, che si guardano nell'immenso specchio delle acque...

E allora, buttato accanto al letto, perduto nell'immenso dolore della sua vita, smarrito dalla solitudine in cui entrava, gridando, piangendo, strappandosi i capelli, singhiozzando, gli salì alle labbra la domanda che mai aveva osato pronunziare: O mamma bella, dimmelo! O mamma buona, mamma del cuore, mamma, dimmelo! Non vorrò bene che a te, non amerò che te, dimmelo! Per piet

A misura che si avanzava, sentiva da lontano voci irate: le facce che incontrava pei numerosi anditi e la confusione che regnava aumentavano il di lei spavento. In fine arrivò nella stanza che cercava, ma non c'era alcuno. Non potendo più reggersi in piedi, si riposò un momento. Riflettè che avrebbe invano cercata la zia nell'immenso laberinto di quel castello, che pareva assediato dai briganti.

Enormi, le loro ossa, che quasi spuntavano nude, reggevano l'ampia pelle, come un mantello teso e sollevato su punte di lance!... Le cavalle mostruose dell'orchestra mi scalpitavan fra i nervi, come fra i grevi cordami di una nave squassata dalla burrasca, e il mio terrore cresceva quando le cavalle balzavano, fingendo ad ogni istante di saltare dal ponte giù nell'immenso naufragio!...