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Con bonomia tutt'ambrosiana, nell'autunno dell'anno scorso, in faccia agli ultimi raggi del sole che indoravano la collina di Dagnente, fra due bicchieri di ottimo Miradolo, il suo editore com'egli riferisce gli diceva: Quei versi , così a naso, mi pare che sian quelli che si capiscono di più e che girano meglio per le mani della gente.

Balena, a questo punto, non sapendo che dire di meglio, ricordò ad Alfredo, di aver veduto in casa Esperti, un violoncello accostato alla parete, presso l'arpa della signora Violetta, e di sapere che quel violoncello era suo. Qui il sig. Esperti sorse a dire.... Se il sig. Alfredo vuole che glielo spedisca qui, comandi, oppure se nell'autunno vicino, V. S. vorr

Fatta breve dimora in Londra, si ricondusse nei primi giorni del '71 a Pisa, per dar mano più da vicino alla collaborazione della Roma del Popolo; poi di nuovo a Lugano nell'autunno di quell'anno, e vi si trattenne fino al febbrajo. Ma in principio di quel mese, non curando la rigida stagione, volle tornare a Pisa; e quel viaggio, molestato com'era dalla bronchite, l'uccise

Assai più alte sono le cascate che scendono dalle pareti laterali o nei burroni terminali delle vallate. Sul lato sud però, esse sono d'ordinario molto piccole nell'estate, e conviene vederle nell'autunno: quella sotto il Lago Agnel, alta ben 200 m., è bellissima anche nei mesi caldi. Sul lato nord ve ne sono delle molto copiose, però il loro letto è in generale scavato profondamente nelle pareti rocciose, cosicchè non se ne può vedere bene che un certo tratto; tra le più rimarchevoli sono quelle del rivo dei Gelas, dell'Argentera, della Ruina (sopra il lago omonimo), ma particolarmente ricco ne è il vallone di M. Colomb, nel quale ogni rio ne forma delle bellissime. Quella della Valletta Grande, dietro alla Trinit

Nell'autunno e carnevale del 1844-45, chiamato a Messina per concertare le opere e dirigere l'orchestra di quel teatro, Mariani dovette cedere alla forza del pregiudizio, in quanto i così detti professori di quell'orchestra protestassero accanitamente di non voler suonare sotto la direzione di un ragazzo forestiero.

Vediamo che cosa fa la più legale e la più celebre di quelle associazioni: La Land-league col suo Re senza corona, Parnell. Siamo nell'autunno del 1880. Tutte le domeniche in sette o otto punti dell'Irlanda, le popolazioni si affollano attorno ad un palco improvvisato; ogni villaggio arriva preceduto da un corpo di musica e da bandiere, sulle quali stanno gli emblemi dell'Isola Verde.

Seguendo i capricci del sentiero, si passa l'acqua almeno una dozzina di volte; si beve a tutti gli zampilli delle balze circostanti; si assaggiano tutti i frutti che offre la macchia. Abbondano le bagole, piccoli chicchi d'uva nera, che nascono dai ramicelli d'una specie di mirto, tanto graditi nell'autunno agli uccelli di passo; si trovano perfino le nespole selvatiche, piccine, ma più fresche al palato e più gustose delle domestiche. La signorina Wilson fruga per tutte le siepi, e ad ogni frutto che vede, domanda a me se può metterci il dente. "Mangi pure, signorina; queste bacche dal colore dell'indaco son le prune selvatiche, le madri delle nostre susine; asprigne, ma di gusto piacevole. Non ne abusi, per altro; si attacchi piuttosto alle fragole montanine, ai lamponi." Così ragionando, assaggiando di qua e di l

Assai più originale di quella dei luoghi umidi e coltivati è la flora dei luoghi aridi in tutta la zona montana, il suo carattere essendo ancora in gran parte meridionale, assai differente dalla flora montana delle Alpi Settentrionali. Le formazioni di cespugli delle macchie litorali distinguonsi specialmente perchè prevale d'ordinario una sola specie: è sopratutto abbondante il nocciuolo, che, limitato nella zona litorale ai posti più ombrosi ed umidi, quivi invece riveste le pendici soleggiate non troppo sassose; lo si incontra spesso perfino a 1500 m. sul mare, però al disopra di 1200 m. abita di preferenza i boschi; eccezionalmente lo vedemmo sul lato nord del vallone di Rio Freddo, formante boscaglie sino ai 1600 m. Nei luoghi molto aridi lo surroga un ginestro (G. cincrea) dai rami grigiastri e sfilati, con foglie piccolissime, mentre il Sarothamnus scoparius, più grande, è assai più raro, abbondantissimo però nella Provenza. Il bosso (Buxus sempervirens) è comune sul lato settentrionale dei monti di questa zona: nella foresta del Siruol (Val Vesubia) se ne trovano esemplari di straordinaria grandezza. Veramente caratteristico è questo vegetale pei Carsi o altipiani calcarei di Caussols, a nord di Grasse, ove cresce tra 1050 e 1200 m. (nella Valle della Miniera sino a 1100 m.). Il sommaco o albero a parrucche (Rhus cotinus), talvolta abbastanza elevato, riveste specialmente pendici rocciose col suo fogliame verde-chiaro nella primavera e rosso di fuoco nell'autunno; abbonda gi

Per ottenere al giovine maestro che una sua opera fosse prodotta in uno di questi insigni teatri, si volle il soccorso di una di quelle circostanze che decidono qualche volta le sorti di un individuo. Nell'autunno del 1819 si era ammalato il basso De-Grecis che doveva sostenere alla Scala una parte di somma importanza nel Finto Stanislao di Gyrowets.

A questa lettera succedeva una lacuna di quattro anni, che Lorenzo non poteva colmare, digiuno com'era della cronaca genovese di que' tempi. Aloise, soltanto, colle sue memorie di casa alla mano, avrebbe potuto dirgli che un anno di poi il giovine Montalto aveva ottenuto, mercè le poderose attinenze del fratello a Torino, di tornare senza pericolo nei felicissimi Stati del re di Sardegna, e che nell'autunno del 1836 era in Genova, stanco, malinconico, infastidito, rifuggente da ogni compagnia, sebbene da molti desiderato, segnatamente dalle donne, alle quali era argomento di curiosit