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Il rovescio è il solito S. Marco in mollecca cinto dall'iscrizione * S. MARC. VEN *, e nell'esergo * II *. Non ne differisce il soldo che nelle proporzioni e nell'esergo del rovescio ch'è necessariamente * I *.

Il diritto n'è pur simile, in proporzioni minori, e tale il rovescio, che nell'esergo porta la cifra * VIII *. Questo pezzo è pur descritto nel II vol. della Raccolta dello Zanetti a pag. 206, com'esistente nella collezione Gradenigo sotto il n.° 270, e n'è dato il peso in k. 5 gr. 3.

Offre da un lato questa moneta argentea, avente un diametro di m. 0,017, la imagine stante di S. Trifone coronato di nimbo il capo e tenente nella dritta la palma del martirio, nella sinistra un castello turrito e merlato; sporge questa figura nella sua parte inferiore e nella superiore fuori d'un cerchio di perline oltre cui la leggenda . COMTAS = CATARI. Il rovescio presenta S. Marco seduto, rivolto alcun poco alla destra del riguardante ed in atto di scrivere il suo Vangelo. Oltre il cerchio di perline che attornia la figura gira la epigrafe . S . MARCVS . VENETUS. Nell'esergo ha uno scudo gentilizio fra due iniziali . P e M . che indicano il nome di Pietro Morosini rettore e provveditore di Cattaro dal 1624 al 1627. Le armi sono quelle della famiglia Morosini. Se il disegno di questa moneta che ci d

Nel rovescio gira intorno al leone la epigrafe * S. MARC. V * e nell'esergo la cifra * I *. Il diametro è m. 0,020.

Il coscienzioso Zon così ne scriveva a pag. 57 del suo trattato: [I[Nel 1589 vi ha un ordine per istampo di sesini o quattrini per Bergamo a peggio 550, siccome le gazzette, che sono forse quelli di grani 20 per ciascuno fatti sotto il doge Cicogna, col Salvatore e col motto: VIA VERITAS ET VITA, e BERGO, scritto nell'esergo]I]. Conoscitore della lealt

D'intorno al leone è la epigrafe DALMAT * ET * ALB, nell'esergo la cifra * 80 *, cioè il numero de' soldi che formano le 4 lire venete. Offre tuttavia nel diritto più incurvata la figura del santo e la epigrafe è questa S. M. V. ALOY * MOC *; l'esergo il medesimo in alcuni esemplari, in altri è * B. C 2° *. Nel rovescio l'esergo è necessariamente * 40 *.

A lui dinanzi sta genuflesso il doge che stringe l'asta del vessillo che gli svolazza sul capo ed è sormontata da una croce sporgente dal cerchio di perline che chiude le due figure. Chiude il campo un giro di perline, oltre il quale è l'epigrafe PROVINCIJS MARITIMIS DATVM. Nell'esergo * XII *.

Il diritto porta all'ingiro la epigrafe * ANTONIVS. PRIOLVS. DVX. VENE. e nel mezzo fra un cerchio è l'altra TORNESI = TRENTA in due linee, sovra e sotto la quale campeggia una rosa fra due stelline. Il rovescio offre il leone di S. Marco, gradiente verso la sinistra dell'osservatore e ad esso di fronte un castello; nell'esergo ha parimente una rosa fra due stelline.

La credo quest'ultima cifra semplice errore di stampa, perché eccedente il peso legale del pezzo che trassi dalle memorie di zecca. Il rovescio offre nell'esergo le lettere MARC fra due punti rotondi e la cifra IIII fra due stelline.

La [I[liretta]I] è una sottile moneta d'argento del diametro di m. 0,024, e del peso di k. 13.3 1/2 ragguagliata a peggio 350 per marca, corrispondente al titolo 0,696181. Il diritto offre in tre linee la epigrafe DALMA = E . T = ALBAN, una rosa sopra la prima linea, altra sotto la terza. Il rovescio ha il leone in gazzetta attorniato dall'epigrafe S. MARC. VEN. coi punti foggiati a stelline. Nell'esergo la cifra XX (intendi soldi) parimente chiusa da due stelline. Una variet