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Si può essere sicuri che essa non conosceva nemmeno stessa: e più sicuri ancora che Ezio, più navigato nelle acque del mondo, sapeva per quanto poteva venderla e comperarla.

Signori, disse Rosen gravemente, a meno che voi non abbiate navigato sopra una conca di cartone in una vasca artificiale del vostro giardino, o vestiate in questo momento l'uniforme della marina francese per fare una comparsa da teatro, dovreste sapere che si può partire da Dover, attraversare tutta la terra, non solamente l'arcipelago greco, e giungere a Calais dopo aver compiuto il viaggio più semplice e più naturale del mondo.

"Non vuoi che men ricorda? m'ho ben presente come se il vedessi ancora, ch'ei maneggiava quel suo moschetto e il pugnale come il più bravo guerillas della Morena"; rispose con una voce fatta roca e strillante dal lungo uso di bevere e gridare Alvarez Carazon disertore Catalano, il più intrepido e spensierato uom d'armi che mai vi fosse, gran fidato del Pellicione, che aveva corso del mondo assai e navigato per fino alle nuove Indie allora recentemente scoperte, del qual viaggio, che s'aveva a que' tempi del maraviglioso, esso non menava altro vanto fuorchè d'aver quivi fatto macello di centinaia d'abitatori e rubate in gran copia verghe e polvere d'oro e d'argento.

Sono un uomo navigato; ho fatta la parte mia, e di viaggi ce ne son voluti quattro, perchè io riuscissi a portar via il mio pezzo di mondo nuovo. È anche vero, soggiunse il capitano Fiesco inchinandosi, che ho avuto il pezzo migliore. Gli altri oro in polvere, oro a pagliuole, oro a catolli; io a dirittura Fior d'oro.

Alla profezia, tutti guardarono verso il largo; e non parlarono, Erano marinai forti e indurati alle vicende del mare. Avevano altre volte navigato alle isole dalmate, a Zara, a Trieste, a Spálatro; e sapevano la via. Alcuni anche rammentavano con dolcezza il vino di Dignano, che ha il profumo delle rose, e i frutti delle isole. Comandava il trabaccolo Ferrante La Selvi.

Con questa obbedienzia, riposandosi nella nave, lassatosi guidare al prelato suo, ha navigato nel mare tempestoso di questa vita con grande bonaccia, con mente serena e tranquilitá di cuore, perché l'obbedienzia, con la fede, ne trasse ogni tenebre.

AP. Questo crederò io. DIC. A chi credi tu questo? AP. A tanti mercatanti, che dicono aver fatto tal cammino sopra le larghe spalle del mare. DIC. Hai tu mai parlato loro? AP. Non mai certo, ma ho bene parlato a quelli che affermano averlo inteso da chi vi è navigato. DIC. Non potrebbeno eglino ingannarti? AP. Gli uomini da bene non si dilettono di bugie.

FESSENIO. Se tu avesse navigato, il saperresti: perché aresti visto spesso che, volendo mettere in una piccola barca le centinara delle persone, non vi enterriano se non si scommettesse a chi le mani, a chi le braccia e a chi le gambe secondo il bisogno; e, cosí stivate, come l'altre mercanzie, a suolo a suolo, si acconciano che tengano poco loco. CALANDRO. E poi?

Innamorato io! io, legno stagionato, navigato, provato ad ogni vento, passato per tutte le acque. Quanti pericoli non ho affrontati, quante Cicladi, quante Sirti, e Sirene cantanti, e Scille latranti e Cariddi voraci! Forse, come il Don Giovanni del Campoamor, sono passato accanto alla felicit