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Un'altra volta provedará el servidore dello Spirito sancto solo, senza questo mezzo, come piú volte a molte persone è adivenuto e adiviene tucto a' servi miei. Ma, tra l'altre, due admirabili, come tu sai, te ne narrarò per farti dilatare in fede e a commendazione della mia providenzia.

Decto t'ho della generale obbedienzia; e, perché Io so che la tua volontá è che Io ti parli de l'obbedienzia piú particulare, perfectissima, però ti narrarò ora di questa seconda, la quale non esce però della prima, ma è piú perfecta: perché giá ti dixi che elle erano unite insieme per facto modo, che separare non si possono.

El terzo è di coloro che, levati dal peccato, cominciano a gustare me, e con dolcezza piangono, e comincianmi a servire; ma, perché è imperfecto l'amore, è imperfecto el pianto, come Io ti narrarò. El quarto è di coloro che gionti sonno a perfeczione nella caritá del proximo, amando me senza rispecto veruno di . Costoro piangono, e il pianto loro è perfecto.

Questo era per lo difecto de' ministri, e di tucta la religione cristiana, che al pecto di questa sposa si notricano. De' quali difecti Io in un altro luogo ti narrarò. Come questa devota anima fa petizione a Dio di volere sapere de li stati e fructi de le lagrime.

E giá ti dixi che neuno poteva venire a me se non per lui, e però n'avevo facto ponte con tre scaloni; e' quali tre scaloni figurano tre stati de l'anima, come di socto ti narrarò. Come, se le predecte tre potenzie dell'anima non sono unite insieme, non si può avere perseveranzia, senza la quale neuno giogne al termine suo.

Questa doctrina certificò la clemenzia dello Spirito sancto, fortificando le menti de' discepoli a confessare la veritá ed annunziare questa via, cioè la doctrina di Cristo crocifixo, riprendendo per mezzo di loro el mondo delle ingiustizie e de' falsi giudici. Delle quali ingiustizie e giudicio, di socto piú distesamente ti narrarò.

Di tua vita furenti indagatori, Per laudare o schernir la tua memoria, Di te narraro i deplorandi errori Quasi parte maggior della tua gloria: Falsato indegnamente hanno i colori! Del tuo core ignorato hanno l'istoria! Ugo conobbi, o ingiurïanti infidi, E tra' suoi falli alta virtude io vidi!

El quinto è unito col quarto: sonno lagrime di dolcezza gictate con grande suavitá, come di socto distesamente ti dirò. Anco ti narrarò delle lagrime del fuoco, senza lagrima d'occhio, per satisfare a coloro che spesse volte desiderano el pianto e non el possono avere.

In molte cose. Anco, quasi, se voi aprite l'occhio de l'intellecto, non passará tempo che egli nol vegga e pruovi. Ma, perché in un altro luogo Io tel manifestai, poco te ne narrarò.

Anco t'ho contata la inperfeczione delle ricchezze, una sprizza della miseria nella quale conducono colui che le possiede con disordinato affecto, e della excellenzia della povertá: della ricchezza che nell'anima che la elegge per sua sposa, aconpagnata con la sorella della viltá. Della quale viltá insieme con l'obbedienzia ti narrarò.